Assicurazione sanitaria per docenti e ATA precari: una svolta verso l’equità

Il Decreto Scuola introduce una novità significativa nel panorama delle tutele per il personale scolastico: la copertura assicurativa sanitaria integrativa sarà estesa anche ai lavoratori con contratto a termine fino al 30 giugno. Questa misura, finanziata con uno stanziamento di 15 milioni di euro annui, mira a eliminare le disparità tra dipendenti di ruolo e precari, una questione sollevata più volte dalla giurisprudenza nazionale ed europea.

La nuova polizza coinvolgerà oltre 235.000 lavoratori precari, tra cui 195.000 docenti e 40.000 unità di personale ATA, garantendo un trattamento paritario rispetto ai colleghi con contratti a tempo indeterminato o fino al 31 agosto. Il costo della polizza, pari a 64 euro per lavoratore, sarà sostenuto grazie ai risparmi derivanti dalla riduzione del numero di commissari negli esami di maturità, assicurando la continuità della misura fino al 2029.

Questa iniziativa rappresenta non solo un passo verso l’equità, ma anche una scelta strategica per evitare costi legati a possibili ricorsi. Dal 2030, i fondi aggiuntivi confluiranno nel Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, consolidando ulteriormente l’investimento nel sistema scolastico.

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