Docenti in rivolta a Bolzano: stop a gite e attività extra per chiedere maggiore rispetto e retribuzioni adeguate

In Alto Adige, i docenti delle scuole di lingua italiana e tedesca hanno avviato una protesta senza precedenti, bloccando gite scolastiche e attività extrascolastiche. L’iniziativa, nata dal “Gruppo Dignità Istruzione Docenti”, mira a sensibilizzare istituzioni e famiglie sulle difficoltà che caratterizzano il lavoro degli insegnanti. Tra le principali rivendicazioni figurano la riduzione della burocrazia, il riconoscimento del lavoro sommerso e l’adeguamento delle retribuzioni al costo della vita locale.

Nonostante gli aumenti salariali annunciati dalla Provincia, che prevedono incrementi compresi tra 4.000 e 5.190 euro lordi annui a partire dal 2025, i docenti considerano queste misure insufficienti. La protesta ha coinvolto il 95% degli insegnanti in numerosi istituti, evidenziando un malcontento diffuso. Alcuni genitori, preoccupati per le ripercussioni sugli studenti, stanno organizzando attività extrascolastiche in autonomia, mentre la Consulta provinciale dei genitori sollecita un dialogo costruttivo tra le parti.

La mobilitazione rappresenta un momento cruciale per il settore educativo altoatesino, ponendo al centro del dibattito la dignità professionale dei docenti e il futuro della scuola.

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