SCUOLA: Il Consiglio di Stato sospende il parere sulle Nuove Indicazioni Nazionali

Un confronto autentico con le scuole è necessario
Oggi, il Consiglio di Stato ha preso una decisione significativa sospendendo il parere sullo schema di regolamento che introduce le nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo d’istruzione. Questa sospensione mette in luce gravi carenze e incongruenze nel documento, sollevando interrogativi cruciali sul futuro del sistema educativo italiano.
Criticità sollevate
Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Partito Democratico (Pd), ha commentato la decisione, sottolineando che il parere del Consiglio di Stato conferma le preoccupazioni già espresse in precedenza. Durante un ampio confronto con il mondo della scuola e quello accademico, sono emerse diverse criticità:
- Insufficienza dell’analisi di impatto: Non è stata condotta una valutazione adeguata degli effetti che le nuove indicazioni potrebbero avere sulle scuole.
- Indeterminatezza dei costi: I costi associati all’implementazione delle nuove normative non sono stati chiaramente definiti.
- Mancanza di coinvolgimento delle scuole: Le istituzioni scolastiche non sono state sufficientemente coinvolte nel processo di revisione delle Indicazioni Nazionali.
Riflessioni sulla storia e inclusività
Un punto critico specifico riguarda l’impostazione dello studio della storia, che potrebbe apparire eccessivamente identitaria. Questo approccio rischia di limitare lo sviluppo del pensiero critico tra gli studenti. Inoltre, Manzi ha evidenziato che alcune espressioni nel documento non rispecchiano pienamente il dettato dell’art. 34 della Costituzione, compromettendo il principio di inclusività.
Le conoscenze elencate nelle nuove indicazioni sembrano essere vincolanti piuttosto che orientative, riducendo l’autonomia delle istituzioni scolastiche e limitando la loro capacità di adattarsi alle diverse esigenze degli studenti.
La necessità di un processo partecipato
Manzi ha fatto appello affinché ogni revisione delle Indicazioni Nazionali parta dall’esperienza concreta delle scuole, coinvolgendo attivamente docenti, studenti, famiglie e tutte le componenti della comunità scolastica. Solo attraverso un processo partecipato e trasparente sarà possibile garantire un curricolo che risponda alle reali esigenze del nostro sistema educativo.
Raccomandazioni al Ministro Valditara
In conclusione, Irene Manzi ha suggerito al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, di riprendere il dialogo con le scuole e rivedere le proposte alla luce delle osservazioni ricevute. È fondamentale che ogni cambiamento sia supportato da un’analisi approfondita e da risorse adeguate.
“Basta propaganda ideologica: ci si occupi dei problemi della scuola“, ha affermato Manzi, evidenziando l’urgenza di affrontare le reali sfide che il sistema educativo italiano deve affrontare.
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