La dura vita dei Dirigenti Scolastici, allenatori che scendono in campo (quasi) 7 giorni su 7. Senza poter scegliere squadra

Lavorare, nei periodi più intensi, anche 10 o 11 ore al giorno, compresi il sabato e la domenica. Essere un punto di riferimento per centinaia se non migliaia di persone tra studenti, famiglie e docenti sparse a volte su più edifici scolastici, gestire persone che non sempre remano nella tua stessa direzione e che non puoi scegliere, facendo i conti con risorse economiche non sempre adeguate. Questa potrebbe essere tranquillamente la descrizione del lavoro del dirigente scolastico, meglio noto come preside, che nell’immaginario collettivo rappresenta il “capo supremo” dell’organizzazione scolastica e che, in fondo, non ha tutto questo potere Ad affermarlo è una delle massime “esperte in materia”: Cristina Costarelli, dirigente lei stessa e presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio. L’occasione nella quale Skuola.net l’ha raggiunta è una sorta “primo giorno di scuola dei presidi”, ovvero un evento organizzato per dare il benvenuto ai neo
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