Indicazioni nazionali 2025 e mobilitazione del 18 ottobre: il messaggio di Massimo Baldacci, Presidente Nazionale di Proteo

Le Nuove Indicazioni non sono solo un documento curricolare, rappresentano un atto di politica culturale. Come tali contengono un sottotesto ideologico improntato a una cultura etnocentrica e a una pedagogia antiegualitaria. Fanno organicamente parte di un’azione politica che mira a cambiare il senso comune educativo e a modificare l’idea di scuola.
Infatti, nel nostro Paese – pur attraverso un cammino difficile e accidentato – si è affermata l’idea di una Scuola della Costituzione. Una scuola il cui spirito è definito dalla connessione tra la sua apertura universale, sancita dall’art. 34 della Costituzione, e la sua curvatura egualitaria stabilita dal secondo comma dell’art. 3, che impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona e la piena partecipazione del lavoratore e del cittadino alla vita sociale, politica ed economica del Paese.
Oggi, si tenta di archiviare lo spirito di una Scuola della Costituzione per portare a una scuola asservita al sistema economico, meritocratica e antiegualitaria, etnocentrica e autoritaria.
La mobilitazione del 18 ottobre, la critica alle Nuove Indicazioni, fa organicamente parte della difesa di una Scuola della Costituzione.
Massimo Baldacci
Presidente nazionale di Proteo Fare Sapere
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