Il 14 novembre gli studenti scendono in piazza contro le politiche scolastiche del ministro Valditara

Il 14 novembre 2025 segna una data importante per il mondo studentesco italiano. L’Unione degli Studenti ha organizzato scioperi e manifestazioni in oltre trenta città, coinvolgendo migliaia di giovani delle scuole superiori. Al centro della protesta vi sono sei richieste fondamentali che mirano a tutelare il diritto allo studio, migliorare la qualità dell’istruzione e garantire una maggiore inclusività.
Le critiche degli studenti si concentrano sulle politiche del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, accusato di voler trasformare la scuola in un sistema orientato alle priorità governative, limitando autonomia e pensiero critico. Tra i punti principali della piattaforma politica figurano una didattica più inclusiva, il diritto allo studio gratuito, investimenti nell’edilizia scolastica e un maggiore supporto al benessere psicologico.
La mobilitazione riflette anche preoccupazioni più ampie, come il rischio di privatizzazione della scuola e l’impatto delle tensioni internazionali sul sistema educativo. Gli studenti chiedono un dialogo aperto con il governo Meloni, sottolineando l’urgenza di risposte concrete per affrontare il disagio crescente della comunità studentesca.
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