Nelle scarpe degli altri. Palestina: percorsi di lettura per bambini e ragazzi
Di Vinicio Ongini
“Ma perché si chiama striscia?”, ha chiesto un bambino di una scuola primaria di Roma, dopo aver sentito parlare, come tanti, come tutti noi, della striscia di Gaza. È difficile rispondere, per striscia s’intende una sottile linea di terra, sottile rispetto alla grandezza dei paesi vicini, Israele ed Egitto. È lunga 40 chilometri, si affaccia sul mar Mediterraneo ed è una parte della Palestina. Il concetto di striscia nasce nel 1948, ai tempi della prima guerra tra arabi e israeliani, la città di Gaza invece è antichissima, come le “nostre” Atene, Roma, Parigi…, ha 3500 anni di storia. O forse è meglio dire “era una città antichissima” perché è stata completamente distrutta. Da Gaza passava l’antica via delle spezie, una rotta commerciale (e culturale) che collegava l’Asia all’Europa. Ora si vedono solo macerie e disperazione, e file interminabili di palestinesi che fuggono, e non sanno neanche
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