Se i docenti e gli ATA sono scontenti dei contratti, lo dimostrino con la lotta
Il Contratto firmato il 5 novembre darà ai docenti un aumento che varia dai 40 ai 90 euro netti al mese.
Putroppo bisogna uscire da questa “gabbia” che io ho chiamato stagnazione
retributiva dei docenti italiani che non solo li porta sempre più lontano dalle retribuzioni dei docenti dei paesi europei ma anche lontano dalle retribuzioni degli impiegati della PA assunti con un titolo di Laurea.
Questo appiattimento retributivo, viste le risorse attribuite dalla legge di bilancio 2025 per i contratti 25/27 e 28/30, durerà per altri lunghi anni, e quindi i docenti avranno un decrescente potere di acquisto.
Leggiamo sui social numerose lamentele da parte dei docenti e ATA anche per il contratto economico 22/24 appena siglato e che dopo i formali adempimenti, sarà sottoscritto dai sindacati di categoria rappresentativi con l’esclusione della Flc Cgil.
La mia domanda è cosa intendono fare non i sindacati ma i docenti e gli ATA per le loro retribuzioni?
Io penso e sono convinto che senza lotta non cambierà nulla per voi docenti e gli ATA in servizio. Io sono un docente in pensione.
Se invece i docenti pensano ancora che senza lotta si possa ottenere qualcosa per graziosa concessione, allora essi devono continuare a non far nulla.
Io credo che senza far nulla i docenti otterranno solo aumenti pari all’inflazione programmata cioè a un’ inflazione teorica molto distante da un’inflazione reale che per intenderci corrisponde all’ aumento di merci e servizi che acquistate.
Ecco io credo che i docenti debbano dare un primo segnale partecipando allo sciopero del 12 dicembre indetto dalla Cgil.
Senza un segnale il messaggio che i docenti lanciano è il seguente: l’aumento che ci avete dato e che ci darete fino al 2030 ci sta bene.
Il primo segnale lo potete dare il mese prossimo e non dovrebbe essere il solo ma il primo di una lunga serie.
Voi Docenti con gli ATA siete un milione e trecentomila lavoratori e soprattutto elettori, siete una forza, siete in gigante, ma fino a questo momento avete dimostrato di avere le gambe di argilla divisi e passivi con la vostra paura di perdere una giornata per lo sciopero, mentre milioni di lavoratori dal 1969 e nei decenni successivi hanno scioperato per darvi i diritti di cui oggi voi godete.
Sappiate che i diritti non solo vanno conquistati e questo lo hanno fatto le passate generazioni ma bisogna lottare anche per conservarli e migliorarli e questo lo dovete fare voi, niente vi è dovuto ma tutto va conquistato.
Libero Tassella SBC
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