Desinenze primarie medio-passive dell’indicativo e dell’infinito dei verbi in ω

Il sistema verbale del greco antico costituisce una delle manifestazioni più complesse e raffinate dell’eredità linguistica indoeuropea. Fra i tratti caratterizzanti spicca la distinzione tripartita delle voci: attiva, media e passiva. Quest’ultima, tuttavia, nei tempi primari, non risulta formalmente distinta dalla voce media, condividendone le desinenze.

Le desinenze primarie del medio-passivo sono impiegate nei tempi dell’indicativo presente e futuro, nonché nell’infinito presente e futuro. Esse veicolano sia il valore medio (azione riflessa, reciproca, o eseguita nell’interesse del soggetto) sia quello passivo (azione subita dal soggetto).

Nell’articolo odierno, analizzeremo le desinenze primarie dell’indicativo presente e dell’infinito presente.

Desinenze primarie

Greco Proto-IE Significato originario
-μαι mai riflessivo personale: “io agisco su me stesso”
-σαι sai riflessivo “tu agisci su te stesso”
-ται tai “egli agisce per sé”
-μεθα medha “noi (stesso gruppo) agiamo per noi”
-σθε dhwe valore medio-reciproco (“voi in relazione reciproca”)
-νται ntai forma collettiva (“essi agiscono per sé”)

Nota che molte lingue IE hanno tracce simili:

Lingua Media riflessiva
Sanscrito -e / -te / -nte (paradigmi medi)
Omerico -ομαι, -εο, -εται
Greco classico standardizziamo in -ομαι, -ῃ, -εται
Latino solo residui (sequor, patior, revertor…)
Italiano mi lavo, mi siedo → media perifrastica

Formula mnemonica classica: ΜΑΙ-ΣΑΙ-ΤΑΙ / ΜΕΘΑ-ΣΘΕ-ΝΤΑΙ

Questa formula deriva già dai grammatici alessandrini; i monaci bizantini la ripetevano come cantilena.

La voce media è il ponte tra riflessivo e passivo.

Curiosità: Per la prima persona plurale, si può incontrare, specialmente in poesia, la desinenza -μεσθα.

Infinito medio-passivo: struttura e storia

λύ-εσθαι
tema + vocale + suffisso -σθαι

Origine IE di -σθαι = -s-dhai (diadico/reciproco)

Significato iniziale → “essere nello stato di… in modo riflessivo/reciproco

Continua la lettura su: https://www.blogdidattico.it/blog/2025/11/10/desinenze-primarie-medio-passive-dellindicativo-e-dellinfinito-dei-verbi-in-%CF%89/ Autore del post: Blog Fonte: https://www.blogdidattico.it

Articoli Correlati

Emergenza Coronavirus COVID-19: notizie e provvedimenti

Ordinanza del 2 giugno 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

Ordinanza 29 maggio 2021 Ai fini del contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2, le attività economiche e sociali devono svolgersi nel rispetto delle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, come definitivamente integrate e approvate dal Comitato tecnico scientifico, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza

Ordinanza 21 maggio 2021 Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-Cov-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.

Ordinanza 21 maggio 2021 Linee guida per la gestione in sicurezza di attivita’ educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza COVID-19.

Ordinanza 21 maggio 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Coniugazione dell’indicativo presente e dell’infinito medio-passivo di Λύω

Quando si comincia a studiare greco antico, c’è un verbo che ritorna dappertutto: λύω. Tutti lo conoscono, tutti lo coniugano, tutti lo usano. È il verbo “io sciolgo”, e non è solo un esercizio scolastico: è un piccolo monumento linguistico.

Perché proprio lui? Perché λύω è il modello perfetto del verbo greco, quello che i grammatici usavano già nell’antichità per spiegare ai ragazzi come funzionava il sistema verbale.

È un verbo tematico, cioè la radice verbale (λυ-) si lega tramite una vocale tematica (ο/ε) alle desinenze della coniugazione.

Nel medio-passivo il significato cambia:

medio → azione compiuta a vantaggio del soggetto (“sciolgo per me”, “mi sciolgo”)

passivo → soggetto che subisce l’azione (“sono sciolto”, “vengo sciolto”)

Nel presente, le due diatesi (media e passiva) hanno le stesse forme, e sarà il contesto a chiarire se il valore è medio o passivo.

All’interno di quest’articolo riporteremo curiosità e informazioni che ci permetteranno di scoprire come anche un semplice io sono sciolto possa nascondere meraviglie filologiche.

Medio-passivo: una diatesi presente nel greco, ma sconosciuta nell’italiano

Come già esposto all’interno del nostro blog, il medio è una diatesi che possiamo ritrovare solo nell’antico greco, in quanto poi è andata perduta. Nell’italiano di oggi, infatti, restano vive solo la diatesi attiva e passiva. Eppure, però, nelle fasi più antiche della lingua (greco miceneo e indoeuropeo), il sistema verbale aveva solo due diatesi: attiva e medio-passiva. Il passivo vero e proprio non era una categoria indipendente come nell’italiano moderno. Il medio portava dentro di sé due funzioni:

Funzione medio-riflessiva: “io faccio qualcosa per me, su di me, nel mio interesse” → λύομαι = mi sciolgo, mi libero.

Funziona passiva: io subisco l’azione” → λύομαι = sono sciolto.

La separazione tra medio e passivo comincia a emergere più tardi, quando la lingua, specialmente nella prosa del V secolo a.C., sente l’esigenza di rendere più chiaro il rapporto tra chi compie un’azione e chi la subisce. Questa esigenza si manifesta nei tempi narrativi, quelli che raccontano eventi puntuali, precisi, netti. È proprio qui che nascerà il suffisso -θη-, la marca del nuovo passivo greco: prima timido, poi sempre più frequente. La lingua comincia a distinguere due concetti diversi: l’azione che qualcuno fa su se stesso e l’azione che qualcuno subisce. Così ἐλυσάμην significa “mi liberai”, mentre ἐλύθην diventa chiaramente “fui liberato”. È una svolta lenta ma decisiva: il passivo si emancipa dal medio. Ma di questo, ne parleremo solo successivamente.

Perché il passivo non nasce in tutti i tempi?

È molto interessante osservare che il passivo nuovo non si sviluppa uniformemente in tutto il sistema verbale. Rimane confinato soprattutto nell’aoristo e nel futuro, due tempi fortemente orientati all’azione esterna e puntuale. Al contrario, il presente, l’imperfetto e l’intero sistema del perfetto continuano a utilizzare le forme antiche, esattamente come se il passivo autonomo non fosse mai nato. Questa “resistenza” è dovuta all’evoluzione naturale delle lingue: quando un sistema funziona, tende a rimanere invariato. Il presente, per esempio, descrive stati e abitudini, cioè situazioni difficilmente bisognose di una distinzione netta tra medio e passivo.

Coniugazione dell’indicativo presente medio-passivo di Λύω

Singolare

λύομαι

λύῃ / λύει

λύεται

Duale

λύεσθον

λυέσθον

Plurale

λυόμεθα

λύεσθε

λύονται

Una delle forme più affascinanti: λύῃ

La seconda persona singolare è una miniera di curiosità.

La forma “ufficiale” attica è λύῃ, ma nei testi si trova spesso anche λύει, soprattutto in Omero e nei dialetti ionici.

Curiosità sulla sua storia

La forma originale era:

λυέσαι

Poi:

la sigma (σ) tra due vocali cade

diventa λυεαι

e infine le vocali si contraggono → λύῃ

Quindi quella iota sottoscritta non è decorativa: è il fossile di un’antica ι.

L’infinito: μικρὸς, ἀλλ᾽ ἰσχυρός

“Piccolo, ma potente”: così potremmo descrivere l’infinito λύεσθαι.

È formato da:

λυ- + ε + σθαι

E ha mille usi diversi. Uno dei più belli è quando regge verbi come:

βούλομαι λύεσθαι – voglio liberarmi / essere liberato

δύναμαι λύεσθαι – posso sciogliermi

νομίζω λύεσθαι – ritengo di essere sciolto

Spesso, l’infinito medio-passivo ha una delicatezza semantica che l’attivo non possiede: sembra più “interno”, più personale.

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000