Viaggi di istruzione: il MIM fornisce alle scuole ulteriori chiarimenti
Dopo che per due anni scolastici l’ANAC, su richiesta del MIM e tenuto conto della specificità delle scuole, ha concesso loro una deroga all’applicazione del D.Lvo 36/2023 – Codice dei contratti pubblici, in relazione alle procedure di affidamento dei servizi connessi ai viaggi di istruzione, dall’inizio dell’anno scolastico 2025/2026 le scuole si trovano a fare i conti con le rigide prescrizioni del Codice, in base alle quali le istituzioni scolastiche, ritenute per le loro caratteristiche stazioni appaltanti non qualificate, non possono affidare autonomamente detti servizi oltre la soglia comunitaria di 139.999,00 € e, ai fini del raggiungimento della soglia, devono considerare gli importi di tutti i viaggi di istruzione di ciascun anno come appartenenti ad un unico lotto.
A partire da 140.000,00 € le scuole devono pertanto avvalersi di una centrale di committenza qualificata per la gestione di tutte le procedure necessarie alla gestione dei viaggi.
Con una prima nota del 24 settembre scorso, il MIM aveva informato le scuole di aver avviato le procedure per rendere gli Uffici Scolastici Regionali (USR) stazioni appaltanti qualificate che potessero fornire loro il supporto necessario e che, nelle more del perfezionamento della qualificazione, aveva avviato lo sviluppo di un sistema di approvvigionamento sulla centrale di acquisti CONSIP per consentire alle scuole, a partire dal 2026, di acquistare direttamente da imprese qualificate servizi sopra soglia, senza dover bandire gare autonome. Fino al 31 dicembre 2025 le scuole avrebbero dovuto avvalersi di centrali di committenza qualificate.
Dopo pochi giorni, la FIAVET, associazione delle imprese di Viaggi e
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