Il rifiuto della FLC CGIL: Gianna Fracassi chiarisce le ragioni del “no” al contratto
La FLC CGIL non ha sottoscritto l’ipotesi di contratto 2022-2024 del comparto Istruzione-Ricerca. Unico tra i sindacati di categoria. La ragione principale di questa firma negata è stata l’esiguità degli aumenti economici previsti rispetto alla perdita del potere di acquisto degli stipendi a causa del blocco dei contratti degli anni precedenti e dell’inflazione. Le tabelle degli aumenti contrattuali sono state pubblicate sul sito della FLC e sono consultabili a questo link. Da sottolineare che oltre il 60% della somma stanziata è stata già ricevuta sotto forma di indennità di vacanza contrattuale potenziata.
Cerchiamo di capire le ragioni di questa scelta e il contesto in cui è maturata con Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL.
La mancata firma ha scatenato una serie di attacchi contro la CGIL, non solo da parte della maggioranza di governo e degli organi di stampa ad essa legati. Ma anche dalla stampa “liberal”. Si è sottolineato che, oltre agli aumenti contrattuali, entro l’anno lavoratrici e lavoratori del settore riceveranno anche degli arretrati. A cosa si riferiscono? E poi è prevista anche un tantum. Tutto questo non era sufficiente a dare una copertura ad almeno una parte della perdita del potere d’acquisto?
Il rinnovo 22/24 è stato sostenuto da una campagna che non esito a definire politica, tesa ad affermare la sufficienza delle risorse unilateralmente attribuite dal governo che, lo voglio ricordare, ha evitato qualunque momento di confronto preventivo sugli aspetti di natura economica che stanno alla base del rinnovo
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