Posizioni economiche ATA: UIL Scuola denuncia assegnazioni illogiche e penalizzanti
La UIL Scuola ha espresso una forte critica nei confronti delle modalità adottate dagli Uffici Scolastici Regionali per l’assegnazione delle sedi d’esame relative alle prove finali per l’inserimento nelle graduatorie delle posizioni economiche del personale ATA. Secondo il sindacato, le decisioni prese in diverse regioni risultano illogiche, disincentivanti e, in alcuni casi, persino punitive nei confronti dei lavoratori coinvolti.
La problematica principale riguarda la collocazione delle sedi d’esame, spesso situate a centinaia di chilometri dalla provincia di titolarità del personale. In alcuni casi, le distanze superano i 200 chilometri, obbligando i candidati a sostenere lunghi viaggi, affrontare costi elevati per il trasporto e, frequentemente, pernottamenti fuori sede. Una situazione che non solo comporta sacrifici personali e finanziari, ma anche disagi organizzativi per le scuole di appartenenza, costrette a gestire assenze del personale durante i giorni delle prove.
Critiche al sistema organizzativo e richieste di intervento
La UIL Scuola sottolinea come questa gestione sia priva di criteri di efficienza e ottimizzazione, dimostrando una scarsa attenzione verso le necessità del personale ATA e la valorizzazione delle loro professionalità. Inoltre, il sindacato evidenzia che non è stato rispettato un principio fondamentale: quello della viciniorità tra sede di servizio e sede d’esame. Una scelta che contrasta con le logiche di buon andamento amministrativo e semplificazione.
Per far fronte a questa situazione, la UIL Scuola ha annunciato che presenterà una richiesta formale agli Uffici Scolastici Regionali interessati. Le richieste includono:
– Chiarimenti sui criteri adottati per l’abbinamento tra sedi e candidati;
– Motivazioni delle scelte organizzative che hanno escluso soluzioni più funzionali;
– Misure correttive immediate, volte a garantire un processo più razionale, sostenibile e rispettoso del personale coinvolto.
Un appello per una gestione più equa
Il sindacato ribadisce la necessità di un cambio di rotta nella gestione di queste procedure, auspicando che vengano adottati criteri improntati al buon senso e alla tutela del personale ATA. Il rispetto della dignità lavorativa e la riduzione dei disagi devono essere priorità imprescindibili per garantire un sistema equo ed efficiente.
La questione sollevata dalla UIL Scuola mette in evidenza un problema che va oltre la singola procedura: è necessario ripensare l’organizzazione interna del sistema scolastico affinché possa realmente rispondere alle esigenze dei lavoratori e offrire loro condizioni adeguate per svolgere il proprio ruolo con serenità e motivazione.
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