‘La fabbrica dei contrattempi’: quando la narrativa diventa educazione alla vita

di Pinella Giuffrida

In un mondo editoriale in cui i giovanissimi sono spesso bersaglio di storie veloci, ipermoderne, spesso crude e iperrealistiche, Tea Ranno compie un gesto coraggioso e controcorrente: consegna ai lettori – piccoli e grandi – un romanzo che chiede di fermarsi, respirare e rileggere con occhi nuovi il modo in cui “abitiamo” il tempo. La fabbrica dei contrattempi è un libro nato per i ragazzi—dai dieci anni in su—ma capace di parlare con sorprendente lucidità agli adulti, forse proprio a quelli che più hanno dimenticato il valore del tempo da dedicare a se stessi e agli affetti che ci stanno vicino.

Il tempo come tema pedagogico centrale

La protagonista, Ilaria, vive giornate scandite in modo implacabile: orologio alla mano, ogni minuto deve essere riempito, controllato, incasellato. È il ritratto fedele di una generazione che cresce dentro un’agenda serrata, in un tempo scandito

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