Gli adolescenti si sentono sempre più soli, 7 su 10 chiedono agli adulti meno giudizi e più ascolto. Intanto 1 su 2 si affida all’IA

Dove non arrivano i grandi, ci pensa l’Intelligenza Artificiale: un numero sempre più alto di adolescenti lamenta, infatti, un’assenza di ascolto e connessione emotiva da parte degli adulti di riferimento, che spesso si pongono loro con atteggiamento giudicante. Il risultato? Si affidano in massa a chi queste caratteristiche sembra possederle, sebbene non abbia un’anima: 1 su 2 (46%) ha fatto ricorso all’IA per parlare delle proprie emozioni e, per 1 su 10, questa routine è una costante. A svelarlo è l’annuale indagine realizzata dall’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo (Di.Te.) insieme a Skuola.net, diffusa in occasione della 9ª Giornata Nazionale sulle Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo.

L’indagine, che ha coinvolto 927 ragazzi tra i 10 e i 20 anni, restituisce un’immagine nitida della condizione emotiva della generazione cresciuta tra smartphone e social network.

Oltre 7 ragazzi su 10 quelli che dichiarano di avere un forte

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