UER inaugura l’Anno Accademico 2025/26 e celebra i 20 anni di attività: presentata la ricerca Talents Venture sul futuro della formazione
Roma – L’Università Europea di Roma (UER) ha inaugurato il nuovo Anno Accademico 2025/26 con una cerimonia dal forte valore simbolico: il ventennale della sua fondazione. Un traguardo rilevante che ha trasformato l’appuntamento annuale in un momento di riflessione collettiva sul percorso dell’Ateneo, sul presente dell’alta formazione e sulle sfide educative dei prossimi decenni.
L’evento, svoltosi nell’Auditorium Giovanni Paolo II, ha riunito autorità accademiche, docenti, studenti, ricercatori, personale dell’Università e ospiti istituzionali, offrendo una panoramica sul ruolo della formazione universitaria in una società in costante evoluzione.
Venti anni di crescita e trasformazione
Fondata nel 2005, UER è cresciuta rapidamente consolidando un modello formativo che unisce competenze tecniche, visione interdisciplinare e centralità della persona. Oggi l’Ateneo propone corsi di laurea in:
Un’offerta ampia e in evoluzione, calibrata sulle trasformazioni del mondo del lavoro e sugli scenari futuri delineati dall’innovazione tecnologica, dall’internazionalizzazione e dai nuovi bisogni sociali.
Il saluto del Rettore e il significato del ventennale
La cerimonia si è aperta con la relazione del Magnifico Rettore, prof. P. Pedro Barrajón LC, che ha sottolineato il valore della ricorrenza:
«Celebrare il ventennale di un’istituzione universitaria significa ripercorrere una storia fatta di idee, impegno e relazioni. Vent’anni rappresentano un traguardo che non si limita al semplice fluire del tempo: sono la misura di una crescita condivisa, di un progetto culturale che ha preso forma grazie al contributo di docenti, personale, partner, professionisti e di tutte le persone che hanno creduto nella forza trasformativa dell’educazione.
Un anniversario così significativo chiama a custodire la memoria, ma anche ad aprirsi con fiducia ai nuovi scenari e alle nuove generazioni».
Il Rettore ha rimarcato inoltre l’impegno dell’Ateneo nella promozione di un modello formativo che unisce preparazione professionale e attenzione alla dimensione umanistica, con una particolare cura per il percorso personale degli studenti.
Lectio magistralis e ospiti istituzionali
A seguire, la lectio magistralis del prof. Alberto Gambino, Prorettore Vicario, dedicata al ruolo dei “giuristi umanisti”, ha messo in luce l’importanza di una formazione giuridica capace di dialogare con le scienze umane, alla luce delle grandi sfide poste dall’intelligenza artificiale, dalla bioetica e dalla complessità normativa contemporanea.
Ospite d’Onore della cerimonia è stato il prof. Francesco Saverio Marini, Giudice della Corte Costituzionale, che ha offerto una riflessione sul valore dei diritti fondamentali in un’epoca segnata da conflitti globali, trasformazioni digitali e nuovi rischi sociali.
La ricerca Talents Venture: il futuro della formazione nei prossimi vent’anni
Una parte centrale dell’evento è stata la presentazione della ricerca realizzata da Talents Venture, illustrata dai dott. Pier Giorgio Bianchi e Carlo Valdes, che ha analizzato le esigenze formative dell’Italia da qui al 2045.
Lo studio evidenzia dati di grande rilievo:
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18 milioni di persone tra i 30 e i 55 anni dovranno aggiornare le proprie competenze per restare competitive, soprattutto nei settori tech e digitali.
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Nel solo Lazio, nella prima metà del 2025, erano presenti oltre 1.000 annunci di lavoro nel campo dell’intelligenza artificiale, pari al 21% della domanda nazionale.
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Gli atenei dovranno trasformarsi in centri permanenti di “lifelong learning”, offrendo percorsi flessibili, modulari e digitali.
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Il calo demografico avrà un impatto significativo: entro il 2045 i giovani tra 18 e 21 anni diminuiranno di circa 450.000 a livello nazionale e di 45.000 nel Lazio.
La ricerca suggerisce quindi un ripensamento sistemico dell’offerta universitaria per rispondere alla crescente domanda di competenze specialistiche e aggiornamento continuo.
Premiazioni e conclusione della cerimonia
La mattinata si è conclusa con le tradizionali premiazioni dei migliori studenti e studentesse dell’Anno Accademico 2024/2025, un riconoscimento ai risultati accademici, ai progetti di responsabilità sociale, alle attività sportive delle squadre Panthers, e ai successi del Career Service, che continua a rappresentare un ponte stabile tra università e mondo delle professioni.
L’Inaugurazione dell’Anno Accademico 2025/26 non è stata solo un momento celebrativo, ma anche uno sguardo lucido sul futuro della formazione, un impegno a proseguire con determinazione nella missione educativa e un invito a costruire una nuova centralità del sapere in una società in trasformazione.