Carta del Docente, per i precari è corsa contro il tempo

La questione della Carta del Docente per i precari continua a essere al centro di un acceso dibattito, con sentenze che ne confermano il diritto e quindi l’accredito delle somme pregresse, ma occorre sbrigarsi per non fare intervenire la prescrizione.

I tribunali italiani, così come abbiamo più volte raccontato, nel corso degli ultimi anni, hanno stabilito che anche i docenti con supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche hanno diritto al bonus di 500 euro per la formazione professionale. Questo principio si fonda sull’uguaglianza tra personale di ruolo e a tempo determinato, sancita dal D. Lgs. 297/1994 e dal CCNL di comparto.

Tuttavia, il beneficio non è stato esteso ai supplenti brevi, in ragione della discontinuità della loro attività lavorativa. Inoltre, la mancata richiesta nei termini stabiliti dai decreti ministeriali non comporta la perdita del diritto, poiché l’accesso alla piattaforma è stato storicamente negato ai precari.

Un altro aspetto importante riguarda l’utilizzo dei fondi: la giurisprudenza ha chiarito che il diritto alle somme non spese non decade con il termine biennale. Infine, l’invio di una richiesta formale al Ministero interrompe la prescrizione, garantendo ai docenti la possibilità di rivendicare il bonus. Un tema che resta, dunque, di grande rilevanza per il mondo scolastico.

I precari che non vogliono perdere il diritto o che vogliono richiedere le somme, possono scrivere alla nostra redazione in modo da avere tutte le informazioni necessarie: scuolainformazione@gmail.com

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