6 milioni di lavoratori potrebbero essere sostituiti dall’I.A.

Secondo i dati raccolti da Confcooperative e dal Censis, relativamente all’impatto che l’Intelligenza Artificiale può avere sulla nostra economia e sul mercato del lavoro, sembra che ben “sei milioni di lavoratori sono a rischio sostituzione, mentre 9 milioni potrebbero vedere l’intelligenza artificiale integrarsi con le loro mansioni. Per un totale di circa 15 milioni di lavoratori sul totale esposti agli effetti dell’intelligenza artificiale”
In definitiva, questo dato dimostrerebbe che l’intelligenza artificiale andrebbe a sostituire i lavoratori, invertendo così il paradigma su cui finora si è basata la società e cioè che deve essere la tecnologia al servizio dei lavoratori e non viceversa.
Secondo lo studio, si legge sul portale Vita.it, le professioni più esposte alla sostituzione sono quelle intellettuali automatizzabili, come contabili, tecnici bancari, mentre le professioni ad alta complementarità includono avvocati, magistrati e dirigenti, Psicologi clinici e psicoterapeuti, Archeologi.
Le professioni ad alta esposizione di sostituzione, riguarderebbe soprattutto la maggior parte dei
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