Ai docenti precari spetta il pagamento delle ferie non fruite

Numerose sentenze dei Giudici del Lavoro hanno confermato che il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) è tenuto a corrispondere ai docenti precari il pagamento delle ferie maturate e non fruite.
L’importo riconosciuto nei ricorsi vinti dagli Avv.ti Salvatore e Andrea Giannattasio (Giustiziascuola.com) ammonta a circa 1.500 euro per ogni anno di supplenza fino al 30 giugno.
IL PRINCIPIO GIURIDICO: LE FERIE NON POSSONO ESSERE IMPOSTE D’UFFICIO
La Corte di Cassazione ha ribadito in diverse pronunce che i docenti con contratto a tempo determinato non possono essere collocati in ferie d’ufficio, ma devono esprimere esplicitamente la volontà di fruirne.
In assenza di una richiesta formale da parte del docente, le ferie devono essere considerate non godute e, di conseguenza, monetizzate alla cessazione del rapporto di lavoro.
Questa interpretazione si basa sul principio di diritto sancito dalla Corte di Giustizia Europea (Dir. n. 2003/88/CE, art. 7) e sulla Carta dei diritti
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