Crepet: “I genitori, come i docenti, si lamentano di tutto. Smartphone? Vanno vietati fino a 18 anni”

Lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet è stato intervistato ai microfoni di Start Up Italia per parlare, come è successo spesso, di educazione, del ruolo dei social network nella società di oggi, del rapporto tra giovani e genitori.
Crepet e il marketing dell’ansia
“Genitori? Come i professori si lamentano di tutto. Vivono una connessione permanente e una mancanza di attenzione”, ha esordito l’esperto. Crepet si è concentrato sul tema, poi, della salute mentale: “C’è un’enfasi anomala su questi temi che portano a sottolineare questo aspetto come se i giovani vogliano dire essere malati. Piuttosto vuol dire essere fragili. Bisogna ascoltare questa insicurezza e comprendere questa fragilità, ma non va gestita come diagnosi. Semmai è un marketing dell’ansia che dà lavoro a tutti i professionisti che popolano le scuole. Io li definisco una rete di santoni di vario genere. Nessuno si ribella a tutto questo ed è incredibile”.
Infine lo psichiatra
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