Sessismo sui campi di gioco come a scuola: se neanche l’arbitra di calcio merita rispetto

Il sessismo e la violenza di genere continuano a imperversare, anche tra i giovani: il clima di prevaricazione non risparmia luoghi che dovrebbero essere spazi di crescita, formazione e rispetto. Nemmeno la scuola, uno degli ambienti educativi per eccellenza: è innegabile che fenomeni di discriminazione e violenza siano ancora troppo presenti, pure tra i banchi. Anche in contesti che dovrebbero rappresentare esempi di uguaglianza e rispetto, come il campo da gioco. Lo sport, che da sempre è giustamente considerato come un’opportunità di crescita personale e collettiva, non riesce in pratica ad affrancarsi da una società che fatica a superare stereotipi e pregiudizi di genere.

Un episodio emblematico è avvenuto il 20 febbraio scorso a Castellammare di Stabia, dove una donna arbitro è stata pesantemente insultata e minacciata durante una partita di calcio. Questo evento ha suscitato indignazione, ma purtroppo non è il primo caso di violenza contro

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