Esami di Stato 2025: cosa accade se un docente obbligato non presenta domanda come commissario esterno?

A pochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande come commissario esterno agli esami di Stato 2024/25, fissata al 9 aprile, cresce l’attenzione sulle implicazioni per i docenti obbligati che non ottemperano a tale dovere. Secondo la normativa vigente, infatti, il mancato rispetto di questa procedura può comportare sanzioni disciplinari e altre conseguenze.
La Nota prot. n. 11942 del 24 marzo 2025 stabilisce che i docenti con contratto a tempo indeterminato o determinato, in servizio presso istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado e non designati come commissari interni, devono presentare domanda. L’inadempienza può portare a un avvertimento scritto, previsto dall’art. 492 del D. lgs. n. 297/1994, e alla compilazione d’ufficio della domanda senza preferenze, aumentando il rischio di assegnazioni in sedi poco agevoli.
Per evitare tali problematiche, è fondamentale rispettare le scadenze e indicare le preferenze attraverso la piattaforma Polis. L’incarico, una volta assegnato, non è rifiutabile e prevede un compenso lordo di 911 euro, oltre a un rimborso chilometrico variabile. La partecipazione agli esami di Stato resta un obbligo imprescindibile per i docenti coinvolti.
Leggi anche:
Mobilità 2025/26: attenzione alla deroga per figli minori, ecco cosa sapere
Arretrati di 333 euro: perché non c’è traccia del Cedolino NoiPA? Facciamo chiarezza
Segui i canali social di InformazioneScuola
Informazione Scuola, le Ultime Notizie della Scuola in un click.
Continua la lettura su: https://www.informazionescuola.it/esami-di-stato-2025-cosa-accade-se-un-docente-obbligato-non-presenta-domanda-come-commissario-esterno/ Autore del post: InformazioneScuola Fonte: https://www.informazionescuola.it