Ieri e tanto tempo fa, autobiografia di un matematico

Autobiografie matematiche “Ieri e tanto tempo fa”: l’autobiografia di Arnold preziosa per chiunque ami la matematica e ami insegnarla.
“La matematica è una parte della fisica in cui gli esperimenti sono economici.”
— V. I. Arnold
L’edizione italiana di Yesterday and Long Ago è in libreria solo da qualche settimana; non è curata come l’importanza del libro meriterebbe ma averla, peraltro in un’ottima traduzione[1], è un vero piacere.
Il suo autore è Vladimir Igorevich Arnold (Odessa, 12 giugno 1937 – Parigi, 3 giugno 2010), cioè uno dei più eminenti matematici della seconda metà del XX secolo. Il Puškin della matematica. Il giovane ucraino che a diciannove anni risolse il XIII problema di Hilbert e il matematico noto per una serie di risultati eccezionali e per le sue ferme e originali prese di posizione, anche in campo didattico. Ad esempio, contro il bourbakismo e la matematica “alla francese”. L’intellettuale accusato di essere antisemita, ma amante della storia, della classicità, dell’Europa e più dell’induzione che della deduzione.
Un’autobiografia non convenzionale Nata da un incidente
Yesterday and Long Ago è profondamente autobiografico, pur non essendo nato con questa finalità. Questo lo distingue da altre autobiografie matematiche, ad esempio di: Ulam, Kac, Mandelbrot, Schwartz.
Arnold è l’autore e il protagonista, ma nel libro (la prima edizione è del 2006) non si trova scritto quando e dove è nato, quando si è sposato e con chi; dove e quando sono nati i figli e i nipoti, né altri avvenimenti e riferimenti temporali importanti della
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