Coding al buio: la robotica educativa inclusiva supera le barriere visive

Immaginiamo di voler imparare a programmare piccoli robot, ma senza poter vedere lo schermo del computer o il robot stesso. Questo è l’elemento innovativo del progetto “Coding al buio“, un’attività che sfida le tradizionali metodologie di robotica educativa, rendendole totalmente inclusive per bambini con disabilità visiva.

Indice degli argomenti

La sfida della robotica educativa inclusiva per bambini non vedenti

L’approccio non si limita a insegnare la programmazione, ma offre un’esperienza immersiva e sensoriale che permette a chi non vede di esplorare in prima persona il mondo della tecnologia.

Il progetto si distingue per l’uso di un linguaggio di programmazione accessibile e la modifica di piccoli robot in modo che possano essere guidati esclusivamente tramite feedback sonori e tattili.

I bambini non vedenti, in questo modo, hanno la possibilità di interagire con la tecnologia in modo autonomo, superando le barriere che spesso li separano dal mondo digitale. Ma non è solo una questione di accessibilità: “Coding al buio” vuole anche sensibilizzare i partecipanti a comprendere, attraverso l’esperienza diretta, che cosa significhi affrontare il mondo senza la vista.

Non è solo una metodologia educativa, ma un vero e proprio strumento di cambiamento culturale, capace di abbattere pregiudizi e stimolare nuove forme di apprendimento e partecipazione. In un contesto dove la disabilità visiva è spesso percepita come un ostacolo insormontabile, “Coding al buio” dimostra che, con la giusta inclusività, ogni bambino può accedere alle stesse opportunità.  

Il progetto “Coding al buio”

Troppo spesso si dà per scontato che, se una tecnologia è definita accessibile o inclusiva, allora lo sia per tutti. La realtà è ben diversa: molte soluzioni didattiche, in particolare nel campo della robotica educativa, non sono pensate per rispondere alle esigenze di tutti i bambini o per tutti i tipi di disabilità. È qui che entra in campo “Coding al buio”; si tratta di un progetto che non si limita a rendere la robotica accessibile, ma rivoluziona completamente il concetto di inclusività.

Questa attività permette a bambini non vedenti di esplorare la programmazione e interagire con la tecnologia in modo autentico ed autonomo, abbattendo le barriere sensoriali e trasformando un’esperienza educativa in un viaggio immersivo e realmente accessibile per tutti.

Chi si intende di robotica sa che fino ad ora la programmazione di robot si è sempre concentrata su linguaggi visuali e interfacce grafiche che, sebbene intuitivi per la maggior parte degli utenti, risultano difficilmente accessibili per chi non può usufruire della vista. Per questo motivo, il progetto “Coding al buio” ha voluto ripensare l’approccio educativo, modificando un piccolo robot, ovvero Codey Rocky e sviluppando un sistema che potesse utilizzare feedback sonori e tattili al posto delle tradizionali interfacce grafiche.

Innovazioni sensoriali nella robotica educativa inclusiva

Il fulcro dell’innovazione risiede nell’adattamento del linguaggio di programmazione sulla piattaforma MBlock, che è stato modificato per rendere la programmazione totalmente sensoriale. I bambini, infatti, non devono utilizzare alcuno schermo, ma affidarsi esclusivamente al senso del tatto per programmare e controllare il robot. La trasformazione dei comandi visivi in segnali tattili e sonori consente ai bambini di orientarsi attraverso una serie di feedback uditivi. Ogni direzione di movimento del robot è associata a un suono distinto e a un materiale tattile differente, che consente di “sentire” il movimento del robot e comprenderne le azioni in tempo reale.

La doppia valenza della robotica educativa inclusiva

Una caratteristica fondamentale di “Coding al buio” è che, pur essendo progettato per rispondere alle esigenze di bambini con disabilità visiva, non si limita a questo; il progetto ha una valenza educativa inclusiva, poiché coinvolge anche bambini senza disabilità visiva, che vengono messi nella condizione di comprendere e vivere in prima persona le difficoltà legate all’assenza di vista. L’obiettivo, infatti, non è solo quello di abbattere le barriere per i bambini non vedenti, ma anche di sensibilizzare gli altri partecipanti, affinché possano comprendere meglio le sfide che questi affrontano ogni giorno attraverso un’esperienza diretta. Quale miglior modo di mettersi nei panni altrui, se non l’essere chiamati a sperimentare in prima persona che cosa significhi vivere in un mondo che non è stato pensato per chi non può vedere, per questo i partecipanti sono bendati per tutta la durata dell’attività; perdendo così i punti di riferimento visuali, ricostruendoli in modo tattile e visivo.

Prima attività: l’approccio uditivo nella robotica educativa inclusiva

Il progetto si sviluppa in tre attività principali, che coinvolgono i bambini in percorsi di apprendimento graduali ma sempre stimolanti. La prima attività (Figura 1) consiste in una serie di esercizi in cui i bambini devono memorizzare una sequenza di suoni e abbinarla ai corrispondenti materiali tattili. Ogni direzione che il robot può seguire è associata a un suono specifico e a un materiale tattile distinto, creando un’esperienza sensoriale che stimola la memoria uditiva e la capacità di riconoscere schemi mnemonici. L’obiettivo di questa attività è permettere ai bambini di imparare a “sentire” il percorso, riconoscendo le informazioni tramite i suoni.

Figura 1 – Attività Udito: si hanno a disposizione la scatoletta sensoriale, dei contenitori all’interno dei quali sono inserite delle frecce direzionali dei medesimi materiali presenti sui tasti della scatoletta e una striscia di velcro sulla quale applicare il percorso ascoltato in modo lineare.

Seconda attività: navigazione tattile nella robotica educativa inclusiva

La seconda attività (Figura 2) si concentra sulla navigazione di un percorso tridimensionale; qui, i bambini devono programmare il movimento del robot lungo un percorso tattile, utilizzando una scatoletta sensoriale dotata di tre pulsanti che rappresentano le tre direzioni di movimento: avanti, destra e sinistra.

Figura 2 – Attività Tatto: si hanno a disposizione un percorso tattile creato su un asse di legno dove sono applicati, sulla barriera laterale di sinistra, i materiali tattili corrispondenti ai movimenti che Codey Rocky deve compiere e la tavoletta sensoriale con la quale programmare i movimenti da eseguire per poter arrivare al traguardo

Ogni tasto, come nella precedente attività, è contrassegnato da un materiale tattile diverso, che aiuta i bambini a comprendere il percorso ed orientarsi nella programmazione dei movimenti. Codey Rocky è collegato via wireless ad un secondo robot connesso a sua volta con la scatola sensoriale, eseguirà i movimenti programmati dai bambini tramite i pulsanti presenti sulla scatola sensoriale con l’obiettivo di raggiungere il traguardo. Centrale in questo esercizio è lo sviluppo della capacità di combinare l’aspetto tattile con l’orientamento spaziale, sviluppando competenze di problem solving e di pensiero critico.

Terza attività: robotica educativa inclusiva e integrazione sensoriale

La  terza ed ultima attività (Figura 3) unisce la prima e la seconda: in questa fase, infatti, viene data a disposizione una mappa, realizzata attraverso un reticolo tattile, all’interno del quale sono inseriti piccoli elementi creati tridimensionalmente con i Lego; non si tratta di un percorso predefinito, ma che deve essere scoperto tramite l’esplorazione tattile. Inizialmente il compito consiste nel localizzare l’obiettivo, comprendere il tragitto da seguire e, successivamente, programmare i movimenti sulla scatola sensoriale.

Figura 3 – Attività Tatto e Udito: si hanno a disposizione una mappa tattile ricreata grazie all’utilizzo di Lego e pittura tridimensionale e la scatoletta sensoriale con cui programmare i movimenti

Durante la programmazione si riceve dal robot un feedback immediato di tipo uditivo, così da identificare eventuali errori e correggerli tempestivamente; finalmente grazie a questa ultima attività si arriva ad una programmazione tramite l’uso di due sensi, tatto ed udito, contemporaneamente.

L‘impatto sociale della robotica educativa inclusiva

“Coding al buio” rappresenta dunque un importante passo avanti verso un’educazione inclusiva che crea un ponte tra disabilità e tecnologia. Grazie all’innovativo utilizzo dei sensi del tatto e dell’udito, il progetto consente ai bambini non vedenti di interagire con la robotica in modo autonomo, offrendo loro un’esperienza che arricchisce non solo le loro competenze tecnologiche, ma anche la loro comprensione del mondo, evidenziando come l’uso potenziato dei sensi rimanenti consenta di vivere un’esperienza normalmente riservata a chi ha la vista. Sensibilizza inoltre i bambini vedenti a superare i pregiudizi relativi alla disabilità visiva contribuendo alla creazione di una cultura di inclusione e rispetto reciproco. Tutto ciò che serve è la giusta progettazione e un approccio sensoriale adeguato con cui ogni bambino, indipendentemente dalle sue capacità visive, può essere parte integrante del mondo della tecnologia e può portare con sé nuove prospettive e opportunità di crescita.

Bibliografia

Canavero A. (2007), L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Trent’anni di inclusione nella scuola italiana, Trento, Erickson.

Gargiulo M.L. (2005), Il bambino con deficit visivo. Comprenderlo per aiutarlo. Guida

per genitori, educatori, riabilitatori. Milano, Franco Angeli.

Grimaldi R. (2022)(a cura di), La società dei robot, Milano, Mondadori.

Mangiatordi A. (2017), Didattica senza barriere, Universal Design, tecnologie e risorse sostenibili, Pisa, ETS.

Continua la lettura su: https://www.agendadigitale.eu/scuola-digitale/coding-al-buio-la-robotica-educativa-inclusiva-supera-le-barriere-visive/ Autore del post: Agenda Digitale Fonte: https://www.agendadigitale.eu

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Cosa Sono le Schede Didattiche per la Percezione Visiva?Definizione e ScopoLe schede didattiche per la percezione visiva sono strumenti educativi progettati per aiutare i bambini a sviluppare e affinare le loro capacità di interpretazione visiva. Queste schede includono una varietà di esercizi che stimolano la percezione di forme, colori, dimensioni e pattern. L’obiettivo principale è migliorare le capacità cognitive visive dei bambini, facilitando la loro comprensione e riconoscimento degli stimoli visivi presenti nell’ambiente circostante.Tipologie di Schede DidatticheLe schede didattiche per la percezione visiva possono variare in base ai tipi di esercizi e attività che offrono. Alcune tipologie comuni includono:Esercizi di Riconoscimento delle Forme: Schede che aiutano i bambini a riconoscere e distinguere tra diverse forme geometriche.
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Attività di Coordinazione Occhio-Mano: Schede che aiutano a migliorare la coordinazione tra ciò che i bambini vedono e le loro azioni motorie.Benefici delle Schede Didattiche per la Percezione VisivaSviluppo delle Abilità CognitiveLe schede didattiche per la percezione visiva contribuiscono significativamente allo sviluppo delle abilità cognitive dei bambini. Attraverso esercizi che stimolano la capacità di riconoscere e interpretare stimoli visivi, i bambini migliorano la loro attenzione ai dettagli e la loro capacità di risolvere problemi. Questi esercizi aiutano a potenziare le funzioni cognitive come la memoria visiva, la concentrazione e la capacità di osservazione.Miglioramento della Coordinazione Occhio-ManoUn altro importante beneficio delle schede didattiche è il miglioramento della coordinazione occhio-mano. Le attività che richiedono di tracciare, colorare o abbinare oggetti aiutano i bambini a sviluppare una migliore coordinazione tra ciò che vedono e le loro azioni motorie. Questo è particolarmente utile per attività quotidiane come scrivere, disegnare e manipolare oggetti.Potenziamento delle Abilità di Riconoscimento VisivoLe schede didattiche sono progettate per rafforzare le abilità di riconoscimento visivo dei bambini. Riconoscere e distinguere tra forme, colori e pattern è essenziale per il successo in numerosi ambiti, inclusi la matematica, la lettura e la scrittura. Esercitarsi con schede didattiche aiuta i bambini a migliorare la loro capacità di identificare e classificare stimoli visivi.Stimolazione dell’Apprendimento Attivo e CoinvolgenteLe schede didattiche offrono un approccio attivo e coinvolgente all’apprendimento. Utilizzando immagini colorate e attività pratiche, queste schede catturano l’attenzione dei bambini e li incoraggiano a partecipare attivamente all’apprendimento. Questo approccio stimola l’interesse e la motivazione dei bambini, rendendo l’apprendimento della percezione visiva un’esperienza divertente e stimolante.Come Utilizzare le Schede Didattiche per la Percezione VisivaIn Aula: Strategie e ApprocciIn un ambiente scolastico, le schede didattiche possono essere integrate in vari modi:Lezioni Interattive: Utilizza le schede come parte di lezioni interattive per introdurre e rinforzare i concetti di percezione visiva. Puoi organizzare attività di gruppo o individuali che coinvolgano l’uso delle schede.
Giochi Educativi: Trasforma le attività delle schede in giochi educativi per aumentare l’engagement degli studenti. Ad esempio, crea competizioni amichevoli tra gruppi di studenti per completare gli esercizi.
Valutazione delle Competenze: Usa le schede per valutare il progresso dei bambini nelle abilità di percezione visiva. Analizza le risposte e fornisci feedback per migliorare ulteriormente le competenze.A Casa: Attività e CoinvolgimentoAnche a casa, le schede didattiche possono essere un eccellente strumento educativo:Sessioni di Apprendimento: Dedica del tempo regolare per completare le schede insieme a tuo figlio. Questo tempo può essere utilizzato per rinforzare ciò che è stato appreso a scuola e per offrire esercizi extra.
Attività Ludiche: Trasforma le schede in attività ludiche e interattive. Ad esempio, utilizza le schede per creare un percorso a tema visivo che il tuo bambino può esplorare e completare.
Personalizzazione: Adatta le schede in base agli interessi e alle esigenze di tuo figlio. Personalizzare le attività rende l’apprendimento più rilevante e coinvolgente.Suggerimenti Utili per l’Uso delle Schede Didattiche per la Percezione VisivaIntegrare Risorse SupplementariPer un apprendimento più completo, integra le schede didattiche con altre risorse supplementari come libri illustrati, giochi educativi e applicazioni digitali. Queste risorse possono offrire ulteriori opportunità per praticare le abilità di percezione visiva e mantenere l’interesse dei bambini.Monitorare il ProgressoTieniti aggiornato sui progressi del bambino monitorando le sue performance durante l’uso delle schede. Valuta le aree in cui il bambino eccelle e quelle in cui potrebbe necessitare di ulteriore pratica. Questo ti permetterà di adattare le attività e fornire un supporto mirato.Creare Routine di ApprendimentoStabilisci una routine di apprendimento regolare per utilizzare le schede didattiche. La pratica costante aiuta a consolidare le competenze e a garantire un progresso continuo. Puoi pianificare sessioni brevi e frequenti per mantenere l’apprendimento fresco e stimolante.Utilizzare Feedback PositivoIncoraggia il bambino utilizzando feedback positivo durante le attività con le schede. Riconoscere i successi e le migliorie aiuta a motivare il bambino e a rinforzare un atteggiamento positivo verso l’apprendimento.ConclusioneLe schede didattiche per la percezione visiva sono strumenti preziosi per aiutare i bambini a sviluppare competenze cognitive e visive fondamentali. Offrendo una varietà di esercizi che stimolano la riconoscenza e l’interpretazione degli stimoli visivi, queste schede contribuiscono a migliorare la coordinazione occhio-mano, le abilità di riconoscimento visivo e le capacità cognitive generali. Integrando queste schede nella routine educativa e personalizzando le attività per soddisfare le esigenze individuali, puoi rendere l’apprendimento della percezione visiva un’esperienza coinvolgente e efficace.Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF il file “Percezione Visiva: Schede Didattiche per Bambini, Per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:Domande Frequenti su ‘Percezione Visiva: Schede Didattiche per Bambini’Cosa sono le schede didattiche per la percezione visiva?Le schede didattiche per la percezione visiva sono strumenti educativi progettati per aiutare i bambini a sviluppare e migliorare le loro abilità di riconoscimento e interpretazione degli stimoli visivi. Queste schede includono una varietà di esercizi che stimolano la capacità di riconoscere forme, colori, dimensioni e pattern, e di sviluppare la coordinazione occhio-mano.
Qual è l’obiettivo principale delle schede didattiche sulla percezione visiva?L’obiettivo principale è migliorare le capacità cognitive visive dei bambini, come la loro attenzione ai dettagli, la memoria visiva e la capacità di risolvere problemi visivi. Queste schede mirano a potenziare la capacità dei bambini di distinguere e interpretare le informazioni visive, che sono fondamentali per l’apprendimento e le attività quotidiane.
A quale fascia di età sono destinate queste schede didattiche?Le schede didattiche per la percezione visiva sono generalmente destinate a bambini della scuola primaria e della scuola dell’infanzia. Possono essere adattate per diversi livelli di competenza, dai più piccoli ai bambini più grandi, a seconda delle loro esigenze e capacità individuali.
Come posso utilizzare le schede didattiche per la percezione visiva in aula?In aula, puoi utilizzare le schede didattiche come parte delle lezioni di matematica e arte. Organizza attività di gruppo o individuali basate sulle schede, utilizzale per esercizi di rinforzo o come parte di giochi educativi. Le schede possono anche essere impiegate per valutare e monitorare il progresso degli studenti nelle competenze visive.
Possono essere utilizzate anche a casa?Sì, le schede didattiche per la percezione visiva sono ideali anche per l’apprendimento a casa. I genitori possono usarle per rinforzare le competenze apprese a scuola, per offrire esercizi extra o per coinvolgere i bambini in attività educative divertenti. Possono essere integrate in routine di studio regolari o come parte di giochi educativi.
Come posso personalizzare le schede didattiche per mio figlio?Puoi personalizzare le schede didattiche scegliendo esercizi che rispecchiano gli interessi di tuo figlio e adattando la difficoltà degli esercizi in base alle sue competenze. Utilizzare immagini e temi che sono rilevanti e coinvolgenti per tuo figlio può rendere l’apprendimento più interessante e motivante.
Come integrare le schede didattiche nella routine educativa di mio figlio?Puoi integrare le schede didattiche nella routine educativa stabilendo momenti regolari per utilizzarle. Dedica del tempo ogni giorno o settimana per completare le schede, combinandole con altre attività educative. Creare una routine aiuta a consolidare le competenze e a mantenere l’interesse dei bambini per l’apprendimento della percezione visiva.Clicca per votare questo articolo!Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

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