Nuove Indicazioni nazionali 2025, il nostro approfondimento

Analisi e considerazioni sulle nuove Indicazioni nazionali 2025 per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione.
In premessa riteniamo non eludibile la necessità di maggiore tempo per meglio capire, riflettere ed analizzare la portata delle Indicazioni nazionali 2025. Un’esigenza che, a nostro avviso, riguarda anche le scuole chiamate ad esprimere un questionario di gradimento in un lasso di tempo troppo breve (la ridotta proroga non rappresenta una soluzione). Siamo in presenza di un testo che richiede una necessaria approfondita analisi sulle ripercussioni nei processi educativi, nella didattica e anche sugli aspetti di cultura generale che rappresentano il presupposto a tutto il documento.
Riteniamo, inoltre, che sarebbe stato necessario un coinvolgimento capillare degli attori della scuola da cui ricavare suggerimenti e pratiche che hanno rappresentato successi formativi da cui trarre indicazioni.
Negli anni si sono evidenziate molteplici interventi nel mondo della scuola che hanno spinto ogni governo e relativo Ministro dell’Istruzione a caratterizzare la loro azione introducendo, ognuno, pezzi di riforma scolastica a volte in contraddizione con quelle precedenti o, addirittura, stravolgendo quanto fatto dai precedenti governi e ministri competenti.
Attualmente non abbiamo assistito ad un “patto”, come avvenuto nel 2012, sul quale far convergere maggioranza e opposizione che insieme agli studiosi e specialisti della pedagogia e dei sistemi scolastici, agli insegnati e ai Dirigenti scolastici fossero in grado di costruire quanto necessario per elaborare le indicazioni nazionali.
Riteniamo, infatti, che le indicazioni nazionali del 2012 rappresentano un lavoro serio che, come è ragionevole, necessita di aggiornamenti e integrazioni che
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