Disabilità a scuola: bambino con disabilità lasciato solo e sporco, l’appello del CNDDU

Cesa (CE) – Ancora una volta, i diritti fondamentali degli alunni con disabilità vengono calpestati in modo inaccettabile all’interno del sistema scolastico italiano. Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani (CNDDU), guidato dal prof. Romano Pesavento, ha espresso profonda indignazione per quanto accaduto in una scuola primaria del comune di Cesa, in provincia di Caserta.

Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, un bambino con disabilità è stato lasciato sporco in aula, senza essere accompagnato in bagno, e costretto a rimanere in tali condizioni fino alla fine della giornata scolastica. Un episodio che, purtroppo, non è isolato.

Il sindaco di Cesa ha avviato accertamenti, specificando che sebbene la gestione dell’assistenza non rientri nelle competenze comunali, il Comune ha comunque provveduto a fornire personale di supporto. Tuttavia, questo non è bastato ad evitare il verificarsi di un fatto tanto grave quanto umiliante.

Il CNDDU ha ricordato altri casi analoghi in diverse regioni italiane:

  • Montalto Uffugo (CS): bambino autistico di 10 anni lasciato sporco in classe, vietato l’accesso alla madre per pulirlo.
  • Avellino: bambina di 3 anni abbandonata sporca dopo un attacco di diarrea, negato il permesso alla madre di cambiarla.
  • Lecce: bambina con disabilità chiusa sola in bagno per 40 minuti in attesa della madre.
  • Cagliari: studente in carrozzina impossibilitato a usare il bagno per l’assenza di personale formato, con proteste dei compagni di classe.

Questi episodi evidenziano una grave carenza strutturale e organizzativa nel sistema scolastico italiano. Il problema ricorrente è la mancanza di personale adeguatamente formato e la confusione sulle competenze tra istituzioni scolastiche ed enti locali, con conseguenze drammatiche per la dignità e il benessere psicofisico degli studenti disabili.

Il Coordinamento richiama l’articolo 3 della Costituzione, che tutela la pari dignità sociale, e l’articolo 28 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che sancisce il diritto a un adeguato standard di vita e protezione sociale.

Il CNDDU chiede con urgenza:

  • La presenza costante di personale formato e adeguato per l’assistenza agli alunni con disabilità.
  • Una definizione chiara delle competenze tra scuola e enti locali per evitare vuoti normativi e responsabilità confuse.
  • La promozione di una cultura scolastica inclusiva e rispettosa della dignità di ogni studente.

Il CNDDU si impegna a continuare il monitoraggio costante della situazione e a collaborare con le istituzioni per garantire che nessun alunno venga lasciato indietro.

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