Il Coordinamento Docenti dei Diritti Umani propone soluzioni per prevenire e contrastare la violenza sui più vulnerabili

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profondo dolore e indignazione per il recente caso di abusi sessuali su un minore con disabilità, venuto alla luce grazie al coraggio del ragazzo che ha trovato nella scuola un luogo sicuro per denunciare l’orrore subito. Questo tragico episodio sottolinea ancora una volta il ruolo cruciale della scuola come presidio di ascolto, protezione e tutela dei diritti umani.

Secondo le indagini, il giovane ha confidato quanto accaduto a un adulto di riferimento all’interno dell’istituzione scolastica, dimostrando come la fiducia nei docenti e nel personale scolastico possa rappresentare un primo passo verso giustizia e recupero. Il Coordinamento ribadisce che la scuola non è solo un luogo di istruzione, ma anche uno spazio di relazioni autentiche, in cui si possono affrontare le più profonde ferite sociali.

Per prevenire casi simili e garantire una protezione efficace ai minori, il Coordinamento propone un piano nazionale articolato in diverse iniziative:

  • Sportelli di ascolto psicologico: Stabili e accessibili, con professionisti esperti in trauma infantile.
  • Educazione ai diritti umani: Percorsi curricolari e laboratori su affettività e cittadinanza digitale.
  • Formazione del personale scolastico: Aggiornamenti obbligatori per riconoscere segnali di abuso e disagio.
  • Campagne di sensibilizzazione: Coinvolgendo studenti, famiglie e comunità locali.
  • Innovazione tecnologica: Utilizzo di intelligenza artificiale per monitorare segnali di disagio e prevenire situazioni a rischio.

Tra le proposte innovative spiccano piattaforme digitali protette per analizzare segnali di disagio nei testi degli studenti, chatbot etici per offrire supporto informativo e sistemi di monitoraggio del benessere scolastico basati su questionari anonimi. L’obiettivo è costruire ambienti scolastici sicuri, inclusivi e protettivi attraverso l’uso etico della tecnologia.

Il Coordinamento rinnova il proprio impegno nella promozione di una cultura del rispetto e della legalità, auspicando che la giustizia faccia piena luce sulle responsabilità di questo caso. È fondamentale garantire alla vittima un percorso di cura e sostegno, grazie alla sinergia tra istituzioni e comunità educante.

L’educazione ai diritti umani deve essere il pilastro su cui costruire una società più giusta e solidale, capace di proteggere i più deboli e prevenire ogni forma di violenza.

Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

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