Valditara dice stop al cellulare, per gli studenti è punitivo: se siamo disattenti in classe è colpa di chi insegna nozioni e non stimola
Gli studenti sono disattenti in classe non per via dei telefoni cellulari, ma perché ci sono programmi e metodi didattici frontali e funzionali solo a impartire nozioni, senza stimolare la partecipazione e l’interazione degli studenti: a scagliarsi contro la decisione del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, di dire basta agli smartphone in classe ,è stato Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti.
Il rappresentante studentesco sostiene che “fermarsi a dire che bisogna vietare l’utilizzo del cellulare a scuola” è “un ragionamento miope e incapace di risolvere il problema alla radice: gli studenti in classe sono disattenti perché ci sono programmi e metodi didattici frontali e funzionali solo a impartire nozioni, senza stimolare la partecipazione e l’interazione degli studenti”.
Certamente, continua Martelli, “l’utilizzo dei dispositivi tecnologici può rappresentare un’opportunità, ma solo se è funzionale all’utilizzo di materiali open source accessibili a tutti gli studenti, così da