Urlare in classe non serve, cosa fare quando gli studenti ti ignorano? La tecnica dello psicologo

L’ennesima ora di lezione, il brusio che sale come un’onda, gli studenti che parlano tra loro ignorando la voce dell’insegnante. Una scena purtroppo familiare a molti docenti. L’istinto? Alzare la voce, magari urlare, nel tentativo di recuperare l’attenzione. Ma funziona davvero?

Abbiamo chiesto al dott. Marco Catania, psicologo specializzato in Neuropsicologia dell’età evolutiva e Psicologia scolastica, di suggerire una tecnica che potrebbe essere utile per docenti e non solo. Il consiglio potrebbe risultare semplice, ma l’effetto è sorprendente: niente rimproveri, nessun richiamo. Basta appoggiarsi alla cattedra, incrociare le braccia e rimanere in silenzio.

È una strategia controintuitiva, ma potente. Il silenzio dell’insegnante interrompe la dinamica del rumore, crea uno stacco e genera una sorta di auto-regolazione tra gli alunni. Lo scarto rispetto alla reazione abituale spiazza e incuriosisce. Dopo alcuni istanti, la classe tende a calmarsi da sola.

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