L’educazione alla cittadinanza, i 5 referendum e gli studenti al loro primo voto: mare o urne?

Michele Ainis, costituzionalista e scrittore

Michele Ainis, fra i più apprezzati costituzionalista italiani, su Repubblica dl 9 maggio, fa presente che, nonostante fra meno di un mese si andrà a votare per i 5 Referendum abrogativi, quasi tutti i media, a cominciare dalla Rai, tacciono per lo più o riportano notizie frammentarie, nella intenzione, ormai poco celata, di evitare che gli elettori si rechino alle urne per non raggiungere il quorum del 50% degli aventi diritto. 

Lui dice che anche la scelta del secondo turno delle elezioni amministrative, che coinvolgono 461 Comuni, è stata studiata apposta perché “il primo turno, storicamente, è sempre più affollato”. 

Tuttavia, il suo ragionamento, che gira attorno alla “ragion di stato” secondo cui ciascun partito, sulla base delle proprie necessità di bottega, inviti o meno gli elettori a recarsi alle urne, alla fine mantiene un vulnus che danneggia seriamente la democrazia. 

Infatti, afferma: “dal 1997, con la

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