Da posto di sostegno a posto comune, ci vuole più responsabilità da parte di tutti

Anche quest’anno si è nuovamente registrato il fenomeno del passaggio da sostegno a posto comune, un movimento che, sebbene consentito dalla legge, solleva molte riflessioni sul suo significato reale e sulle motivazioni che lo sottendono. I dati dell’ultimo anno scolastico mostrano come questa dinamica si ripeta con una certa costanza, coinvolgendo migliaia di docenti in tutte le fasce di scuola, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado.
Nell’analizzare i numeri, emerge chiaramente come nel prossimo anno scolastico siano stati richiesti e ottenuti circa 2.307 passaggi da sostegno a posto comune: 243 nella scuola dell’infanzia, 999 nella primaria, 315 nella secondaria di I grado e 750 nella secondaria di II grado. Questi movimenti rappresentano più del 10% dei docenti coinvolti nell’organico di sostegno, un dato che non può essere ignorato.
Il fenomeno si inserisce in un contesto di cosiddetta “migrazione” interna alla scuola, che si ripete ormai da anni e che di fatto contribuisce
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