Le seconde prove scritte 2025

Esame conclusivo dei corsi di studio d’istruzione secondaria superiore 2025. Riflessioni estemporanee su aspetti della seconda prova scritta Cicerone e l’amicizia vera al Classico, frasi mai dette da Cartesio e Platone allo Scientifico, e una riflessione sulla necessità di rigore e bellezza nel costruire le tracce d’esame. Con un plauso al Liceo Artistico e un auspicio per il latino scientifico
Marco Tullio Cicerone (106 – 43 a. C.)
Prova scritta di latino per i candidati del Liceo Classico:
il brano tratto dal De amicitia di Marco Tullio Cicerone conserva intatta la sua attualità ed è questo il fascino dei classici antichi. Chi coltiva ambizioni utilitaristiche può fingere amicizia, mentre l’amicizia vera è scevra da ogni simulazione. Anche fra gli animali subumani si può riscontrare talvolta una forma di amore che lega reciprocamente generanti e generati. Negli esseri umani è molto più evidente il legame che rende cari i genitori alla prole e cara la prole ai genitori, a meno che questa caritas non venga deturpata e profanata da qualche detestabile scelleratezza. Non solo: allorché al di fuori dell’ambito familiare riscontriamo in un estraneo come uno splendore di moralità e rettitudine, sorge in noi nei suoi confronti un forte impulso affettivo.
Questo è il messaggio pagano eticamente pregnante che tanto ha insegnato al cristianesimo. La speranza è che i candidati, oltre che impegnarsi nel tradurre, lo abbiano recepito e lo custodiscano come un prezioso insegnamento in questo mondo ancor oggi dominato dalla ricerca del proprio tornaconto e dalla disumanità dell’odio.
Personalmente
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