Perché si studia la matematica

Che ne dite? Non è un interrogativo ed è il titolo di un paragrafo delle nuove Indicazioni

Perché si studia la matematica: il nuovo testo rivela tutta la verità e, finalmente, i giovani — dichiara il Ministro — la impareranno meglio.

All’inizio e alla fine, abbiamo il mistero…

Del primo dei due testi intitolati “Perché si studia la matematica” abbiamo già parlato su Matmedia, in un articolo pubblicato poco dopo l’uscita della prima bozza delle Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e per le scuole del primo ciclo di istruzione.

Il secondo testo è più recente: fa parte della nuova bozza delle Indicazioni, che è stata pubblicata l’11 giugno scorso. Ed è molto più lungo (include anche il paragrafo “Finalità”, che prima era separato), ridondante e a tratti imbarazzante. Vi si leggono affermazioni inutili, ripetitive o francamente discutibili.
Sorprende che un simile documento sia stato redatto e licenziato da un gruppo di valenti professori di matematica, e che possa venire in futuro, una volta ufficializzato, presentato come espressione della comunità matematica italiana.
Un mistero! Come quello di De Giorgi, citato qua come nelle prove di maturità del 2024.

Ma forse il nostro è un punto di vista parziale, e altri sapranno cogliere in queste pagine un senso più profondo e utile. Può darsi che gli insegnanti del primo ciclo le leggano con

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