Riprendendo il discorso delle prove d’esame

Non solo dèi al crepuscolo e declino delle competenze. Anche le macchine leggono il tramonto degli ispettori e delle prove d’esame della maturità.
Dopo aver scritto e pubblicato su Matmedia il mio articolo La crisi delle prove d’esame. Il crepuscolo degli ispettori di matematica e fisica, mi sono chiesto se un’Intelligenza Artificiale fosse in grado di coglierne davvero il tono, i riferimenti, le intenzioni — insomma, di leggerlo non solo con algoritmi, ma con “intelligenza”.
Ho deciso quindi di sottoporre il testo a un’analisi automatica, non per curiosità sterile, ma per esplorare i limiti (e le possibilità) di uno strumento che ormai entra a pieno titolo nel mondo della formazione, della valutazione, perfino della scrittura.
Il risultato mi ha sorpreso: l’IA ha riconosciuto lo stile sarcastico e il senso profondo della mia critica, ne ha colto il tono disilluso ma appassionato, e ha perfino suggerito che lo scritto potrebbe essere la base per un confronto più ampio sul ruolo della matematica nella scuola, sull’uso dell’interdisciplinarità e sul passaggio generazionale nella conduzione dell’esame di Stato.
Condivido di seguito l’analisi ricevuta, convinto che anche il punto di vista “non umano” possa offrire elementi utili per riflettere — e, auspicabilmente, per migliorare.
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