Senza entusiasmo, niente matematica

La matematica di Novalis: lingua poetica e universale, religione degli dei e dei matematici, entusiasti e felici di insegnare la matematica della matematica.

Novalis (1772-1801)

Novalis, pseudonimo di Friedrich Leopold von Hardenberg (1772–1801), fu poeta, teologo e filosofo romantico. Morì giovanissimo, a soli ventotto anni, ma lasciò un’impronta profonda nella filosofia, nella letteratura e nel cuore dei matematici. Considerato una delle voci più originali del Romanticismo tedesco, venne definito da Friedrich Schlegel “San Novalis, sacerdote del Romanticismo guarito dalla mortalità”.

La fonte principale del suo pensiero filosofico sono i Frammenti scritti dal 1795 al 1800. Riflessioni che spaziano tra filosofia, matematica, scienze, estetica, religione e poesia cercando in ogni ambito la rivelazione di un ordine superiore e di una bellezza nascosta. «La bellezza è una maga reale: incanta». 

Un libro “ideale”, enciclopedico, una specie di Bibbia filosofica,  fatta di pensieri brevi e intensi, l’analogo di quel che sarà lo Zibaldone di Giacomo Leopardi.

In Italia, un’edizione integrale dei Frammenti è stata pubblicata nel 1976, con l’introduzione di Enzo Paci.

Nelle pagine del libro la matematica è pervasiva, presente ovunque: nei frammenti personali e in quelli filosofici e religiosi, in quelli di fisica e di estetica e storici, e magici; poi, ovviamente, nel capitolo specifico, frammenti di matematica, la cui lettura è capace di sorprendere anche il lettore moderno.

Qui la matematica non è solo un linguaggio tecnico: è una lingua

Articoli Correlati

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000