Scuola: Sasso (Lega), in commissione sinistra cala la maschera. Vogliono sostituire mamma e papà con attivisti trans e lgbt
Durante un’audizione di quattro ore in Commissione Cultura della Camera, il deputato della Lega Rossano Sasso ha espresso forti preoccupazioni riguardo alle proposte delle opposizioni in merito all’educazione sessuale nelle scuole. Secondo Sasso, le richieste avanzate da associazioni e “esperti” rivelano una volontà di sostituire il ruolo dei genitori con attivisti trans e LGBT.
“Durante quattro ore di audizione in Commissione Cultura della Camera, richieste dalle opposizioni, è emerso che per associazioni ed ‘esperti’ i genitori non sarebbero in grado di educare affettivamente i figli fin da piccoli,” ha dichiarato Sasso. “Dovrebbero intervenire esperti o attivisti con lezioni di educazione sessuale a partire dai 5 anni.”
Sasso ha continuato a esprimere il suo disappunto riguardo alla definizione dei bambini come “piccole persone” da parte di esponenti del PD, M5S e AVS, sostenendo che questi dovrebbero essere obbligati ad ascoltare a scuola psicologi e sessuologi su temi come la fluidità sessuale, l’identità trans e il superamento del binarismo sessuale.
“Insegnanti, secondo le associazioni chiamate in audizione dalla sinistra, andrebbero formati secondo una visione ideologica, ignorando i loro titoli di studio, master ed esperienze acquisite sul campo,” ha continuato Sasso. “Informare le famiglie sui progetti scolastici, principio basilare introdotto dai ddl Valditara e Sasso, lederebbe a loro dire diritto allo studio, pluralismo, Costituzione e democrazia.”
Sasso ha concluso affermando: “Penso che oggi la sinistra abbia definitivamente calato la maschera, mostrando la volontà di sostituire mamme e papà con attivisti ideologizzati trans e LGBT di estrema sinistra. È quanto già fatto all’insaputa delle famiglie, svilendo il lavoro serio svolto sul tema da esperti non ideologizzati e soprattutto dai nostri docenti che non hanno bisogno di patenti di pedagogisti da parte del PD e del M5S.”
“La comunità scolastica non ha bisogno di un’ideologia che, sotto la bandiera della lotta alle discriminazioni, impone una propaganda queer e gender che deve restare fuori dalle scuole,” ha concluso il capogruppo della Lega in Commissione Cultura, Scienza e Istruzione.
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