Circa 1 studente su 8 non ha la cittadinanza italiana, Save the Children: ‘Al via un nuovo anno segnato da profonde disuguaglianze’

Una scuola che, pur tra segnali positivi, continua a presentare ostacoli strutturali per bambini, bambine e adolescenti con background migratorio. È quanto emerge dal rapporto “Chiamami col mio nome” diffuso oggi da Save the Children, che denuncia l’entità delle disuguaglianze nei percorsi scolastici tra studenti italiani e non cittadini, alla vigilia dell’avvio del nuovo anno scolastico.

Una fotografia complessa: più ritardi e abbandoni scolastici

Nell’anno scolastico appena concluso, quasi uno studente su otto (12,2%, circa 865mila) era privo di cittadinanza italiana. Eppure, più di tre su cinque (65,4%) sono nati nel nostro Paese. I dati rivelano un forte divario: la dispersione scolastica implicita raggiunge il 22,5% tra gli studenti di prima generazione, contro l’11,6% degli italiani. E anche tra le seconde generazioni (10,4%), il fenomeno resta più marcato.

Il ritardo scolastico è un altro indicatore critico: interessa il 26,4% degli studenti con background migratorio, a

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