Smartphone nello zaino e punizioni soft, contro il divieto la maggioranza delle scuole sceglie (per ora) l’approccio ‘morbido’

Smartphone chiusi a chiave negli armadietti, riposti in scatole apposite o “confiscati” dal personale scolastico all’ingresso? Nulla di tutto ciò: per applicare il divieto d’uso dei device personali – da quest’anno allargato a tutti gli alunni di ogni ordine e grado – le scuole stanno scegliendo, al momento, soprattutto la linea “morbida”. Secondo un sondaggio di Skuola.net – che ha visto la partecipazione di 1.000 ragazze e ragazzi di scuole medie e superiori – oltre 1 su 2 può, infatti, continuare a tenere il telefono con sé in classe, purché questo venga spento e riposto a debita distanza.

Non mancano, comunque, le strategie più rigorose, seppur minoritarie. In ogni caso, a prescindere dal sistema adottato, molto spesso l’obiettivo di focalizzare l’attenzione degli studenti non viene comunque raggiunto, visto che circa 1 intervistato su 3 racconta che nella propria classe una buona parte degli alunni continua

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