Contratti a termine del personale ATA: posizione del MIM, procedura d’infrazione UE e rivendicazioni della FLC CGIL

La posizione del Ministero dell’Istruzione e del Merito
Durante l’incontro del 7 ottobre 2025, il MIM ha illustrato lo stato della procedura d’infrazione e ha ribadito che i vincoli di bilancio rappresentano un limite significativo alla possibilità di avviare un piano straordinario di assunzioni. Nonostante ciò, il Ministero ha espresso la volontà di intervenire sul sistema di reclutamento, sottolineando che ogni modifica dovrà prevedere una fase transitoria per tutelare i diritti acquisiti, in particolare quelli degli iscritti alle graduatorie dei 24 mesi. Tuttavia, il superamento del solo turnover come criterio di accesso al ruolo continua a essere ostacolato dalle restrizioni di finanza pubblica.
Le criticità rilevate dalla Commissione Europea
La Commissione Europea ha giudicato insufficienti le motivazioni addotte dal governo italiano, che si sono basate principalmente su esigenze di bilancio e sul meccanismo del turnover. L’Europa ha inoltre evidenziato la mancanza di clausole di salvaguardia previste dalla normativa comunitaria, come il limite alla reiterazione dei contratti a termine, la previsione di concorsi periodici e la reale possibilità di stabilizzazione dei lavoratori precari.
La posizione e le rivendicazioni della FLC CGIL
La nostra organizzazione, da sempre in prima linea nella tutela dei lavoratori della scuola, ha ricordato di essere tra i promotori dei ricorsi alla Corte di Giustizia Europea contro l’abuso dei contratti a tempo determinato per il personale ATA. La crescita del precariato in questo settore è causata da una ingiusta normativa, dal momento che limita le assunzioni in ruolo al solo turnover.
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