Stop all’educazione sessuale e affettiva nelle scuole: il M5S critica il divieto come un passo indietro
Roma, 16 ottobre – La decisione della maggioranza in commissione Cultura alla Camera di vietare l’insegnamento di tematiche legate alla sessualità e all’affettività nelle scuole primarie e secondarie di primo grado ha sollevato un’ondata di critiche. Le deputate del Movimento 5 Stelle Anna Laura Orrico, Stefania Ascari e Gilda Sportiello hanno definito la misura “un atto gravissimo e irresponsabile, che rappresenta un passo indietro di decenni”.
Secondo le parlamentari, l’educazione sessuale e affettiva è un elemento fondamentale per combattere stereotipi e violenza di genere, promuovendo il rispetto reciproco, la consapevolezza del corpo e delle relazioni. “Cancellare questi percorsi educativi significa abbandonare i giovani all’ignoranza, alimentando paure e pregiudizi. L’educazione è uno strumento essenziale per prevenire la cultura patriarcale e tutelare la libertà e la dignità delle nuove generazioni”, hanno dichiarato.
Il M5S chiede con forza il ritiro immediato del divieto, sottolineando l’importanza di formare cittadini consapevoli e responsabili. La questione resta aperta, suscitando un ampio dibattito sull’importanza dell’educazione nelle scuole italiane.
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