Pensioni d’ufficio per docenti e ATA: cosa cambia con la nuova Legge di Bilancio?

Con l’entrata in vigore della legge di bilancio, cambiano le regole per il collocamento a riposo d’ufficio del personale scolastico, sia docenti che ATA. Dal 2026, infatti, non sarà più possibile andare in pensione d’ufficio al compimento dei 65 anni, nemmeno se si possiedono i requisiti contributivi previsti: 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne.
Secondo la circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito del 25 settembre, i nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia prevedono il raggiungimento dei 67 anni entro il 31 agosto 2026 e almeno 20 anni di contributi versati. Per chi ha iniziato a contribuire dal 1996, sarà necessario anche raggiungere l’importo soglia previsto.
Un aspetto importate riguarda chi compirà 67 anni tra settembre e dicembre 2026: in questi casi, sarà necessario presentare domanda entro il 21 ottobre 2025 per accedere alla pensione. Rimane comunque attiva la possibilità di cessazione a domanda per chi soddisfa altri requisiti, come quota 103, opzione donna o APE sociale.
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