Homeworkify.im: il supporto AI allo svolgimento doi compiti per studenti

Homeworkify.im è una piattaforma online basata su Intelligenza Artificiale che si propone di dare supporto nello svolgimento dei compiti e nella risoluzione di problemi scolastici in vari ambiti disciplinari.

Ecco le caratteristiche principali:

  • Accetta input di vario tipo: testo, immagini, file caricati (ad esempio foto di un problema scritto a mano)
  • Utilizza un modello di linguaggio “avanzato” (“GPT-4o”) per elaborare le risposte.
  • Fornisce soluzioni strutturate passo-passo delle problematiche, non solo “la risposta finale”.
  • Supporta più lingue e promette accessibilità via browser da dispositivi diversi (pc, mobile)

In primo approccio, appare come un utile strumento “tutor IA” per studenti che si trovano in difficoltà o vogliono chiarimenti supplementari.

Perché può essere interessante per insegnanti e formatori

Dal punto di vista del docente, Homeworkify.im può assumere diversi ruoli potenziali, se utilizzato in modo consapevole:

1. Supporto al recupero e personalizzazione

Ad esempio, se uno studente ha difficoltà su un argomento (es. equazioni di secondo grado, integrali, analisi del testo, problemi in inglese) può usare la piattaforma per caricare l’esercizio e ricevere una spiegazione immediata. L’insegnante può poi integrare questa risorsa in classe: far discutere la soluzione fornita dall’IA, far individuare errori o ambiguità, e così trasformare l’“aiuto” in un’occasione didattica di riflessione.

Esempio concreto: uno studente carica l’equazione x24x+3=0x^2 -4x +3 = 0 Homeworkify.im fornisce la scomposizione, i valori di x, e spiega “perché” e “come”. L’insegnante inizia la lezione chiedendo: «L’IA ha restituito questa strategia: possiamo verificare insieme se è sempre valida per qualsiasi trinomial?». In questo modo si va oltre il “solo trovare la risposta”.

2. Strumento di tutoraggio e flipping classroom

Insegnanti che adottano modelli di “flipped classroom” possono suggerire agli studenti di usare Homeworkify.im a casa per esercitarsi e portare in classe le domande emerse. In aula, si discute insieme i passaggi forniti, e l’insegnante può proporre varianti o errori intenzionali da correggere. Questo sposta il carico della “spiegazione base” fuori dall’ora lezione e consente all’ora di classe di diventare più interattiva.

3. Ideazione di esercizi e verifica

Un insegnante può utilizzare le soluzioni passo-passo fornite dalla piattaforma per verificare autonomamente problemi simili, oppure generare spunti: ad esempio, “modifica questo esercizio reso dall’IA creando due varianti che cambiano l’approccio”. In più, la piattaforma può aiutare a preparare materiali di supporto per studenti con bisogni educativi speciali, ad esempio fornendo spiegazioni semplificate o alternative.

4. Promozione della metacognizione

Poiché la piattaforma fornisce spiegazioni, l’insegnante può far riflettere gli studenti su come l’IA ha risolto il problema: quali passaggi ha scelto, perché, se ci sono alternative, se gli errori possibili. Questo favorisce il pensiero critico: non “fidarsi ciecamente dell’IA” ma capire il processo. Ad esempio: «Secondo te c’è un altro modo di risolvere la stessa equazione? Quale sceglieresti tu?»

Esempi concreti di utilizzo in classe

Per rendere più operativi questi concetti, ecco alcuni casi d’uso pratici.

Esempio A: Matematica – Risoluzione assistita

Materia: Algebra (secondo grado).

Lo studente scatta una foto dell’equazione e la carica su Homeworkify.im.

Riceve la soluzione con spiegazione passo-passo.

In classe, l’insegnante proietta la spiegazione e chiede: “Quale passaggio ti sembrava meno chiaro? Possiamo provarlo insieme senza l’IA, come facevamo prima?”

Si attribuisce un esercizio “specchio” (cioè invertendo un segno o modificando il coefficiente) e gli studenti lo affrontano in coppia, usando prima l’IA come guida e poi verificando autonomamente.

Esempio B: Lingua straniere – Comprensione e produzione

Materia: Inglese.

Lo studente inserisce un brano da analizzare o una domanda aperta (“write a summary of the following passage”).

Homeworkify.im fornisce un modello di risposta + spiegazione (“why these main ideas, why this structure”).

In classe: l’insegnante mostra la risposta generata, e chiede agli studenti di identificare i “passaggi generativi” (ad esempio: “identificato il tema principale, eliminati i dettagli secondari, riorganizzato in 3 frasi”).

Poi, gli studenti producono una versione loro, confrontano con quella dell’IA e discutono somiglianze/differenze: questo stimola consapevolezza nei processi di scrittura.

Esempio C: Scienze – Problem solving interdisciplinare

Materia: Fisica.

Esercizio: “Calcola la velocità finale di un oggetto che parte da fermo, forza costante, attrito trascurabile, distanza 20 m”.

Studente carica testo o immagine. Homeworkify.im fornisce la formula, i passaggi, la risposta numerica.

In classe: l’insegnante propone una variante (ad esempio, con attrito, o differente distanza) e chiede agli studenti di modificare la spiegazione dell’IA per adattarsi alla variante.

Inoltre, l’insegnante apre una riflessione: “L’IA ha usato la seconda legge del moto e l’equazione del moto uniformemente accelerato: pensate che questo metodo valga sempre? Quando no?”

 

Tuttavia, come ogni strumento potente, ci sono attenzioni da tenere ben presenti, soprattutto lato insegnamento ed etica.

1. Apprendimento personalizzato

L’uso di IA per “solo trovare la risposta” rischia di bypassare l’apprendimento. Come rilevato in studi recenti, l’automazione può indebolire il processo cognitivo se l’utente si limita a copiare.

Per questo motivo è importante definire regole didattiche chiare: ad esempio, usare l’IA dopo avere provato autonomamente; obbligare lo studente a spiegare con parole proprie il ragionamento dell’IA; creare esercizi in classe che richiedano adattare/modificare le soluzioni fornite dall’IA.

2. Accuratezza e limiti dell’IA

Nonostante le promesse, le piattaforme IA possono fornire risposte errate, incomplete o inappropriate al contesto. L’insegnante deve mantenere il ruolo di supervisore e stimolare la verifica critica: «L’IA ha detto X: è corretto? Possiamo provarlo noi?».
È opportuno che gli insegnanti testino personalmente lo strumento, verifichino la qualità delle risposte e costituiscano una guida per gli studenti su come “usare bene” lo strumento.

3. Sovraccarico tecnologico vs didattica umana

L’introduzione di strumenti IA non deve portare a trascurare l’elemento umano: la discussione in classe, la spiegazione dell’insegnante, la collaborazione tra studenti. Una didattica basata solo su “carico l’esercizio → ricevo risposta” rischia di impoverire l’interazione.
 

In sintesi, Homeworkify.im rappresenta una risorsa potenzialmente utile per insegnanti e studenti come strumento di supporto: non sostituisce la spiegazione del docente né l’interazione tra pari, ma può potenziare l’apprendimento, rendere più attivo il ruolo dello studente, e offrire modalità di esercizio più flessibili.

Il vero valore però viene dall’uso consapevole e progettato: integrato in un modello didattico che preveda lavoro autonomo, verifica, discussione, riflessione. In questo modo si può passare dal semplice “ottenere la risposta” al più significativo “capire e applicare il ragionamento”.

Homeworkify.im

Continua la lettura su: http://www.robertosconocchini.it/index.php/intelligenza-artificiale/9279-homeworkifyim-il-supporto-ai-allo-svolgimento-doi-compiti-per-studenti.html Autore del post: Maestro Roberto Fonte: https://www.robertosconocchini.it/

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