Educazione sessuo-affettiva a scuola: la pedagogia di stato aumenta vincoli e censure

La commissione istruzione della Camera ha approvato un emendamento al disegno di legge Valditara sul consenso informato dei genitori che estende il divieto di attività didattiche e progettuali sui temi della sessualità anche alle scuole secondarie di primo grado.
La censura, già prevista nel testo originario del DDL per le scuole dell’infanzia e primaria, rappresenta una grave ingerenza in materia di autonomia scolastica e libertà di insegnamento ed è lesiva del diritto di bambine, bambini e adolescenti ad una formazione finalizzata allo sviluppo globale della personalità.
Limitare o escludere la possibilità di promuovere attività educative sui temi della sessuo-affettività significa privare le giovani generazioni di strumenti fondamentali per comprendere e gestire i cambiamenti fisici ed emotivi legati alla crescita, che sono strettamente connessi alla costruzione della propria identità personale e sociale, alla promozione della salute, del proprio benessere e di sani comportamenti relazionali.
L’educazione sessuo-affettiva, quindi, costituisce un importante intervento preventivo rispetto a fenomeni di bullismo, violenza di genere e uso distorto dei media social e digitali: l’alternativa sarebbe lasciare che la rete, o peggio il mercato dei siti pornografici, diventi in molti casi l’unico punto di riferimento per reperire informazioni prive del concetto di rispetto e di emozioni.
Ancora una volta si sottraggono alle istituzioni scolastiche gli strumenti necessari per essere concretamente luoghi di progettazione intenzionale e di coerente risposta ai bisogni delle alunne, degli alunni, del contesto, sia sul versante cognitivo sia sul versante educativo, salvo poi chiedersi, di fronte alle emergenze del nostro tempo o a
Continua la lettura su: https://www.flcgil.it/scuola/educazione-sessuo-affettiva-a-scuola-la-pedagogia-di-stato-aumenta-vincoli-e-censure.flc Autore del post: FLC CGIL Scuola Fonte: http://www.flcgil.it/scuola/