Burnout tra i docenti, CNDDU: una crisi sistemica che richiede interventi urgenti

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) lancia un allarme sulla crescente incidenza del burnout tra gli insegnanti italiani ed europei, un fenomeno che non può più essere considerato un disagio individuale, ma una vera emergenza sistemica. Secondo i dati OECD TALIS 2024, il 18% dei docenti della scuola secondaria si dichiara altamente stressato, con il carico burocratico come principale causa. In Italia, solo il 14% degli insegnanti ritiene di essere valorizzato dalla società.

A livello europeo, la situazione non è migliore: il rapporto UNESCO-Fundación SM “Global Report on Teachers” evidenzia che oltre il 90% del turnover docente è legato a condizioni lavorative insostenibili. Questo problema mina non solo la qualità dell’insegnamento, ma anche il diritto all’educazione e alla democrazia.

Il CNDDU propone una “Carta del Benessere Docente”, includendo supporto psicologico e semplificazione burocratica. Esempi virtuosi come il Teacher Well-Being Programme britannico dimostrano che investire nella salute mentale dei docenti migliora la qualità dell’istruzione.

È tempo che le istituzioni italiane agiscano per tutelare chi educa, poiché una scuola che sostiene i suoi insegnanti garantisce un futuro migliore per tutti.

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