Intelligenza Artificiale ciceroniana
Un esperimento di linguistica matematica: l’Intelligenza Artificiale si fa oratrice ciceroniana e pronuncia la condanna della guerra in nome della Ragione.
Cedant arma togae
È stato chiesto a uno dei modelli dell’Intelligenza Artificiale di declamare un’orazione della Matematica contro la guerra in stile ciceroniano.
La comprensione scientifica del prodotto ottenuto rinvia chiaramente al settore della linguistica matematica (aspetti di questo importante filone di ricerche in una sua trascorsa, ma sempre attuale, stagione sono documentati in AA. VV. Linguaggi e sistemi formali. Teorie e metodi della linguistica matematica da Carnap a Chomsky, a cura di Armando De Palma, Einaudi, 1974, che ricordiamo anche per dare il senso del lungo periodo di studi di questa disciplina, aperta a fecondi sviluppi nella continuità della sua tradizione).
Il testo dell’orazione è stato elaborato dall’I.A. secondo lo schema retorico tradizionale, che parte dall’esordio e giunge alla perorazione finale attraverso la narrazione, l’argomentazione, il pathos e gli esempi. Anche il titolo è stato dato all’orazione dall’I.A. interpellata. Sugli assi paradigmatico e sintagmatico, ovvero nel lessico e nella sintassi, l’I.A. ha operato in modo senz’altro convincente. Quanto alle scelte lessicali, si può notare che l’I.A. ha introdotto significative variazioni rispetto all’ascendenza ciceroniana, per adattare il discorso al presente: nel titolo, ad esempio, “Repubblica degli Uomini” sostituisce “Senato Romano”. Lo stile sintattico si rifà persuasivamente all’andamento dell’oratoria classica.
Il compito di impersonare la Matematica è stato accettato e svolto senza problemi, come se una prosopopea del genere non fosse per niente disagevole o impegnativa e si rivelasse del
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