Concorso Docenti PNRR3: domande inferiori ai posti in Basilicata, Lombardia e Veneto per infanzia e primaria
Analisi ANIEF: per il primo ciclo rapporto medio 1,7 candidati per posto, ma le differenze regionali sono profonde
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato i dati ufficiali relativi al terzo e ultimo concorso per docenti finanziato dal PNRR, previsto dai Decreti n. 2938 e n. 2939 del 10 ottobre 2025. L’imponente selezione, che mette a bando 58.135 posti complessivi, ha attratto 226.802 candidati su scala nazionale.
Una fotografia molto variegata quella che emerge dai numeri elaborati dall’Ufficio Studi ANIEF, con forti differenze tra ordini di scuola e regioni.
Infanzia e primaria: in tre regioni meno candidati che posti disponibili
Per la scuola dell’infanzia e la primaria le domande presentate sono state 45.469, a fronte di 27.376 posti disponibili (compreso il sostegno). Il rapporto medio nazionale è dunque di 1,7 candidati per ogni posto: una competizione relativamente bassa rispetto a precedenti procedure concorsuali.
Tuttavia, l’elemento più sorprendente riguarda alcune regioni:
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Basilicata
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Lombardia
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Veneto
In queste aree, infatti, le candidature risultano inferiori rispetto ai posti messi a bando. Un segnale che potrebbe indicare criticità specifiche del territorio: carenza di aspiranti docenti, difficoltà di mobilità oppure peculiarità del mercato del lavoro locale.
All’estremo opposto, ci sono regioni dove la competizione cresce sensibilmente:
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Marche: 3,6 candidati per posto
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Sicilia: 3,2 candidati per posto
Va ricordato che il dato diffuso è aggregato, comprendendo infanzia, primaria e rispettivi posti di sostegno: non è quindi possibile stabilire nel dettaglio quali specifici profili risultino meno richiesti rispetto ai posti disponibili.
Secondaria: la sfida è molto più impegnativa
Decisamente più alto il livello di competizione nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Le domande sono state 181.333 per 30.759 posti, con un rapporto medio di 5,9 candidati per cattedra.
Le principali criticità emergono in alcune regioni del Centro-Sud:
Unica eccezione significativa è il Friuli Venezia Giulia, dove il numero di candidati è particolarmente basso rispetto ai posti disponibili: 2,6 per posto, il rapporto più favorevole d’Italia per questo grado di scuola.
Un concorso che fotografa disparità territoriali già note
Le nuove cifre confermano trend già osservati in anni recenti:
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Una crescente difficoltà nel reperire insegnanti dell’infanzia e della primaria in alcune regioni del Nord;
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Una concorrenza molto forte nella secondaria soprattutto nel Mezzogiorno;
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Uno squilibrio costante tra domanda e offerta, che inevitabilmente rischia di riflettersi sulla stabilizzazione del personale e sulla regolare copertura delle cattedre.
Secondo ANIEF, questi divari “evidenziano la necessità di una programmazione più puntuale dei fabbisogni e di misure che rendano la professione docente più attrattiva, soprattutto nei territori dove da anni si registrano carenze strutturali”.
Il terzo concorso PNRR rappresenta l’ultima grande finestra per la stabilizzazione prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I dati appena diffusi mostrano un’Italia divisa, con aree dove i posti rischiano di restare scoperti e altre dove la competizione sarà durissima. Un mosaico complesso che, come sottolineato da più parti, richiede interventi concreti, continuità politica e una strategia nazionale realmente orientata al futuro della scuola.
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