Economia circolare, formazione e ricerca: nasce la partnership tra CONOE e Università Milano-Bicocca per il futuro della bioeconomia italiana
Avviata una collaborazione strategica per innovare la filiera della rigenerazione degli oli vegetali esausti e formare nuove competenze green
Roma, 24 novembre 2025 – Unire formazione, ricerca avanzata e industria per accelerare la transizione ecologica. È questo l’obiettivo della nuova collaborazione tra il CONOE – Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti – e il Corso di Studi in Biotecnologie Industriali del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
L’iniziativa punta a valorizzare la filiera della rigenerazione degli oli esausti, un settore sempre più strategico per la bioeconomia circolare italiana, e a costruire percorsi innovativi per formare i professionisti del futuro.
Una collaborazione che rafforza un settore in forte crescita
Il CONOE, da anni punto di riferimento nazionale nella raccolta e nel trattamento degli oli esausti, sottolinea l’importanza dell’iniziativa attraverso le parole del suo Presidente, Tommaso Campanile:
«Questa collaborazione rafforza l’impegno del CONOE nel promuovere una filiera di rigenerazione degli oli esausti sempre più efficiente e sostenibile. Investire sui giovani significa investire sul futuro dell’economia circolare italiana».
Il contesto conferma la necessità di accelerare: nel 2023, infatti, la bioeconomia italiana ha prodotto 437,5 miliardi di euro e occupato circa due milioni di persone, con l’Italia che rappresenta il 10% dell’intero valore europeo.
Una filiera che genera occupazione, protegge la biodiversità e promuove innovazione: da qui la necessità di un dialogo costante tra università e imprese.
Obiettivi, attività e ricadute della partnership
L’accordo tra CONOE e Milano-Bicocca è un programma articolato che integra didattica, ricerca e applicazione industriale. Le attività previste comprendono:
1. Tirocini e progetti di avvicinamento al mondo del lavoro
Gli studenti potranno svolgere stage presso le aziende consorziate CONOE, osservando da vicino i processi industriali e acquisendo competenze tecniche richieste dal mercato.
2. Tesi sperimentali e attività di laboratorio
Le tesi saranno sviluppate direttamente sulla filiera degli oli esausti: recupero, trattamenti avanzati, tecniche di ottimizzazione, analisi chimiche e biotecnologiche.
3. Ricerca applicata sui processi di rigenerazione
Verranno approfonditi:
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processi di trasformazione degli oli esausti in materie prime seconde;
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strategie per la valorizzazione degli scarti;
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analisi di sostenibilità dell’intera filiera energetica e industriale;
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sviluppo di nuovi prodotti bio-based.
Tra i settori più innovativi rientrano quelli dedicati a micro bio-plastiche, materiali biodegradabili e nuovi composti a basso impatto ambientale.
Competenze per la nuova generazione di esperti in bioeconomia
Grazie alla partnership, studentesse e studenti potranno specializzarsi in campi cruciali per la transizione ecologica:
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processi di recupero e rigenerazione degli oli esausti;
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tecniche di trattamento biologico e chimico avanzato;
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analisi degli scarti e loro conversione in prodotti utili;
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applicazioni industriali come biodiesel, biogas, glicerina per saponificazione, lubrificanti ecosostenibili e altri biomateriali.
Si tratta di competenze richieste da industrie in piena trasformazione, sempre più orientate verso la sostenibilità.
Il ruolo dell’Università: innovazione e formazione avanzata
A sottolineare il valore formativo della collaborazione interviene la Prof.ssa Laura Cipolla, del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze della Milano-Bicocca:
«È un progetto che unisce università e industria in una logica di innovazione e formazione avanzata. Gli studenti potranno confrontarsi con casi reali di bioeconomia applicata, sviluppando competenze altamente richieste dal mercato del lavoro».
La partnership rappresenta così una concreta palestra di competenze green, costruita in risposta ai bisogni del tessuto industriale italiano.
Focus sul POME: dalla criticità alla risorsa rinnovabile
Una delle attività più rilevanti della collaborazione riguarda la caratterizzazione e tracciabilità del POME (Palm Oil Mill Effluent) – lo scarto liquido derivato dalla lavorazione dell’olio di palma – e delle altre materie prime in ingresso nella produzione di biodiesel.
La ricerca punta a:
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analizzare la composizione del POME;
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certificare la qualità e la sostenibilità delle materie prime;
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migliorare l’efficienza dei processi industriali;
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garantire trasparenza lungo l’intera filiera dei biocarburanti.
Una risorsa spesso vista come un rifiuto – e potenzialmente inquinante – può invece trasformarsi in fonte di energia rinnovabile, biogas, biodiesel e altri bioprodotti innovativi.
Un modello di collaborazione per accelerare la transizione ecologica
La partnership tra CONOE e Università di Milano-Bicocca si pone come modello virtuoso di integrazione tra ricerca, formazione e industria.
Promuove la nascita di nuove professionalità in uno dei settori più rilevanti del futuro: biotecnologhe e biotecnologi industriali, analisti di processo, ricercatori in biochimica industriale e specialisti nella gestione delle filiere green.
Un passo importante per sostenere la competitività del Paese, rafforzare la cultura della circolarità e accelerare l’evoluzione della bioeconomia italiana verso un modello sempre più sostenibile e innovativo.
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