Ricciardelli, la non riforma degli istituti tecnici quinquennali: un rischio che il Paese non può permettersi
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Intervista a cura di Orazio Niceforo
Il governo appare concentrato sul modello 4+2 e sembra trascurare la necessità di riformare e rilanciare anche i percorsi quinquennale dell’istruzione tecnica. Su questo si riscontra una diffusa preoccupazione e perciò abbiamo di nuovo interpellato l’ing. Valerio Ricciardelli, uno dei maggiori esperti italiani in materia chiedendogli qualche suggerimento e una cornice di riferimento concettuale destinata a chi dovrà occuparsene.
A che punto siamo e perché dobbiamo preoccuparci?
“Innanzitutto ricordiamo nuovamente che il Paese ha bisogno con estrema urgenza di una istruzione tecnica di eccellenza e, per diverse ragioni non può essere realizzata con la riforma 4+2. Gli effetti di quest’ultima, ammesso che generino un effettivo valore aggiunto, si vedranno solo a partire dal 2030 in avanti, un’era geologica, considerando i grandi cambiamenti, previsti e imprevedibili, che si succederanno nel frattempo. E saranno comunque
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