Scuola, il bilancio sulla Dad dopo un anno: scuole più preparate ma restano ancora nodi da sciogliere
La scuola, inizialmente impreparata di fronte all’inevitabile adozione della didattica a distanza, dallo scaturirsi della pandemia ad oggi ha fatto senza dubbio dei passi in avanti.
Lo conferma un bilancio fatto da Skuola.net. I dati dimostrano che almeno 2 studenti su 3 si sentono più preparati alla DaD. Ad affermarlo sono gli studenti stessi: in 5mila sono stati coinvolti dal portale Skuola.net nella settimana del ritorno di massa alla didattica online per descrivere la situazione odierna.
I DATI POSITIVI
Il 26% degli alunni coinvolti dice che in dodici mesi le cose sono nettamente migliorate, un altro 39% che almeno qualche passo in avanti è stato fatto. Solo per 1 studente su 3 la situazione è rimasta invariata.
Gli studenti sembrano essere soddisfatti soprattutto per quanto riguarda l’aspetto organizzativo: “oltre 9 alunni su 10 svolgono lezione usando piattaforme evolute (e non il basico registro elettronico), che al massimo sono due differenti e quasi sempre le più diffuse e conosciute.”
Da migliorare, secondo Skuola.net, è la gestione del tempo extra: aggiungendo alla Dad i compiti pomeridiani, più di 2 studenti su 3 passano davanti a uno schermo dalle 6 alle 10 ore al giorno.
RESTANO I PROBLEMI DI CONNESSIONE
Va evidenziato anche che, secondo i dati raccolti, “ad alcuni miglioramenti fanno da contraltare limiti ancora evidenti, dalla bulimia digitale (2 studenti su 3 passano connessi per motivi didattici un tempo che va dalle 6 alle 10 ore) alla carenza di infrastrutture all’altezza della situazione, fino alla solitudine degli alunni ‘fragili”.
Il più grande problema ancora irrisolto sembrano essere le connessioni Internet: “Appena uno studente su due, oggi, ha un collegamento veloce e senza limiti di traffico, il 29% deve fare i conti con una connessione instabile, il 15% con dati limitati, 1 su 10 con ostacoli su tutti i fronti“. Questo significa che circa 1 studente su 10 è tagliato fuori dalla scuola proprio per colpa della Dad e di internet.
I dati raccolti dalle risposte degli studenti permettono di affermare che solamente 1 su 3 ha ricevuto un aiuto concreto per risolvere i problemi di hardware o di connessione.
ALUNNI CON DISABILITÁ E BES
La questione si fa ancora più delicata se si parla degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali. Sebbene a loro sia concesso di frequentare le lezioni in presenza, tanti istituti non sono riusciti a organizzarsi per farlo.
Per questo, circa 1 su 3 è costretto a seguire le lezioni online con tutte le difficoltà che ne derivano.
Chi invece riesce ad andare a scuola in presenza è isolato. Se è vero che la norma vigente consente di far andare in aula alcuni compagni dello studente fragile, “nei fatti meno di 1 su 10 vede altri coetanei attorno a lui.”
Da questo bilancio emerge che, seppur la scuola italiano abbia davvero fatto grandi miglioramenti negli ultimi 12 mesi, ci sia ancora da lavorare su alcuni aspetti importanti come il supporto tecnologico e l’inclusione degli alunni “fragili”.