Giuseppe come Lorenzo. L’ennesimo incidente, l’ennesima vittima. Basta! Sono inammissibili altri ritardi
“L’ennesima morte di uno studente impegnato, a quando si apprende, in un percorso di alternanza tra formazione e lavoro, rende qualunque commento inadeguato.
Si capirà che tipo di attività stesse svolgendo Giuseppe, ma una cosa è chiara: senza una presa di coscienza collettiva del modo in cui questo Paese tratta il rapporto tra istruzione e lavoro e, più in generale, il valore e la dignità che al lavoro e alla scuola si attribuisce, incidenti simili rischiano di continuare a ripetersi.
Serve un radicale cambio di rotta – come abbiamo detto anche in occasione dell’Assemblea organizzativa nazionale CGIL – innanzitutto garantendo il diritto alla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Serve, oltre a misure concrete di prevenzione, soprattutto una assunzione di responsabilità collettiva affinché si superi per sempre la logica del profitto come obiettivo indifferente alla salute e alle condizioni di lavoro.
Serve rivedere subito il nesso …..