Bambini ucraini in Italia, Giannelli (Anp): scuole e prof sono pronti, ma serve l’aiuto di mediatori linguistici e culturali
Antonello Giannelli, presidente nazionale Anp
“La ricaduta del dramma ucraino comincia a farsi sentire sulle scuole”, ma la situazione è sotto controllo: così Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, riguardo l’arrivo in Italia dei primi alunni e studenti di nazionalità ucraina, fuggiti dal loro Paese sotto attacco delle truppe russe.
Nel Nord-Est già diversi arrivi
“Sebbene i numeri dei flussi in entrata siano noti solo alle Prefetture, abbiamo contezza del fatto che molte scuole, soprattutto nelle regioni del Nord-Est, sono alle prese con la prima accoglienza di bambini e ragazzi che fuggono dalla guerra”, ha detto Giannelli all’Adnkronos.
Secondo il numero uno dell’Anp, comunque, non vi sono “difficoltà particolari” nell’integrazione dei piccoli profughi ucraini, anche da parte dei docenti: “ci giungono racconti di accoglienza e di grande disponibilità non solo da parte del personale ma anche di intere comunità”.
L’inclusione è il nostro fiore all’occhiello
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